“La forza di un vescovo siete voi”

Tantissimi fedeli, sacerdoti, autorità civili e militari hanno preso parte, sabato 7 ottobre in Cattedrale, in occasione del X anniversario di ordinazione episcopale del nostro Vescovo Armando. Dopo aver meditato sul Vangelo della domenica in particolare sull’amore di Dio che non è mai bloccato dalle delusioni che gli procuriamo, ma continua a sperare e ad attendere che entrino nella sua vigna donne e uomini da Lui dotati di talenti, desiderosi di renderla una bellezza, il vescovo Armando si è soffermato su questi dieci anni da pastore della nostra Diocesi. “Un vescovo che arriva in una diocesi non è il padrone della fede, la trova. Cosa ho trovato? Innanzitutto il valore grande di ogni diocesi sono i sacerdoti, i diaconi, i consacrati, le comunità. La forza di un vescovo siete voi. Il vescovo non è una leadership, è una sinfonia. In questi dieci anni, di cambiamenti economici e pastorali, il clero è stato al passo. In questi giorni di solitudine e a volte di angoscia per la salute, ho potuto ripensare al fatto che in ognuno riesco a trovare molto di bello e di buono e di questo sono veramente orgoglioso. Immaginate quante periferie sono umanizzate dalle parrocchie, quanti giovani abbiamo accudito negli oratori, nei campi scuola, quanta attività oratoriale abbiamo fatto per aiutare le famiglie ad accompagnare i figli. Vedrete anche dei preti non italiani; sono una sinergia di stima per la nostra chiesa diocesana”. Il vescovo Armando ha poi messo in evidenza quanto di buono c’è all’interno della nostra Diocesi, quanto è stato fatto grazie alla collaborazione di tutti. “Per quanto riguarda l’evangelizzazione e la formazione, l’istituzione del Coteb, il corso di teologia di base, per me è stato un momento di grande grazia e di grande maturazione ecclesiale nel territorio. E ancora la predicazione, frequentare i sacerdoti lì dove vivono. Gli incontri con i genitori, con i ragazzi che si preparano a ricevere il Sacramento della Confermazione hanno cambiato il volto della mia persona. I Quaresimali, i centri di ascolto presenti nelle parrocchie, il biblico, per tutto questo dovremmo dire grazie al buon Dio. Un altro tema è la carità. Da dieci anni abbiamo, all’interno della nostra Curia, la comunità Don Benzi per ragazzi soli, oltre un centro di recupero scolastico per ragazzi in difficoltà. Pensiamo anche alle opere segno della Caritas: la casa accessibile per famiglie a Rosciano, il centro RivestiAmo nella vecchia chiesa di Centinarola, il centro RicibiAmo, il centro salute Caritas in via Fanella, la casa per i padri separati, senza dimenticare le caritas parrocchiali. Nel contempo non dimentichiamo la formazione alla carità propria di tutta la Chiesa. Credo che il territorio, anche laico, ne sia riconoscente”.

Il Vescovo si è poi soffermato sul rapporto della Diocesi con il mondo delle istituzioni, un rapporto di rispetto e di stima reciproca, sul valore del volontariato presente in Curia, degli uffici e della Curia stessa fucina di bellezza. Ha citato Casagiovani come un’eccellenza realizzata in questi anni, un valore che – ha affermato il Vescovo – ci dà consolazione. “Qual è il leit motiv della mia vita e di tutti i consacrati?  – ha concluso – Dio ci chiama suoi amici. Ciò significa che l’amore di Dio ci è sempre offerto, il Suo amore è la sorgente di ogni altro amore, di ogni amicizia. Con la sua morte e risurrezione, ha preso su di sé tutto il dramma della nostra vita, i nostri fallimenti, i peccati, la nostra violenza, anche nella notte più buia, Gesù ha creduto all’amore di Dio, perciò può guidarci non perché le tenebre ci vengano risparmiate, ma per attraversarle con noi assicurandoci la presenza invisibile dello Spirito Santo”.

Al termine della solenne concelebrazione, il vicario generale, don Giuseppe Tintori, ha rivolto un messaggio augurale al vescovo Armando a nome di tutti i sacerdoti diocesani. “Carissimo don Armando sono trascorsi 10 anni da quel pomeriggio del 7 ottobre 2007 quando nella cattedrale di Fermo ricevette la consacrazione episcopale che, attraverso l’imposizione delle mani del Vescovo Mons. Conti e di 26 concelebranti vescovi, le ha conferito il dono dello Spirito e, di conseguenza, la pienezza del sacramento dell’ordine sacerdotale. E’ un grazie – ha proseguito don Tintori – che dal profondo del cuore desideriamo oggi esternare a lei che ci ha permesso con la sua presenza e disponibilità, che sempre la caratterizzano, di far festa insieme come in una famiglia dove la celebrazione di un anniversario non è motivo di gioia unicamente per un solo membro, ma è festa di tutti e per tutti. Il Vescovo non raduna il popolo intorno alla propria persona e alle proprie idee ma intorno a Cristo presente nella Sua Parola e nel sacramento del Suo Corpo e del Suo Sangue. Rivisitando questi 10 anni del suo episcopato dobbiamo rallegrarci per quello che il Signore ha operato in questa Diocesi tramite la sua presenza di pastore che ha voluto incentrare il suo ministero sulla Parola, una Parola proclamata e rivolta a tutti, agli adulti, alle famiglie, ai giovani, ai malati, ai carcerati, alle coppie in difficoltà, al mondo della scuola, alle istituzioni. La cura delle relazioni, inoltre, con il presbiterio in particolare e tutto il popolo di Dio fin dalle più lontane periferie, ha favorito la costruzione della comunione tra la costa e l’entroterra trasformando le quattro ex diocesi in un’unica comunità diocesana. Non posso non accennare alla nuova collocazione della Curia, alla ristrutturazione e riqualificazione degli uffici che dispongono, nei loro ambiti, di personale qualificato e competente. Ci sentiamo onorati di appartenere a questa Chiesa di cui stasera assaporiamo tutta la freschezza e la vivacità, una Chiesa ricca di ministeri e desiderosa di prendere il largo assieme a lei dietro a Gesù maestro che ci ripete le parole che lei ha preso come motto all’inizio del suo ministero episcopale “Ego sum nolite timere” , “Ci sono io – dice Gesù – non abbiate paura”. Oggi, Festa della Madonna del Rosario, vogliamo affidare il suo ministero episcopale e il cammino di questa comunità diocesana a Maria, Regina degli Apostoli. Auguri vescovo Armando, ad multos annos”. Anche il vicario per la pastorale, don Marco Presciutti, ha voluto rivolgere al Vescovo parole di gratitudine per questi 10 anni. “Abbiamo pensato di esprimere la nostra gratitudine e il nostro affetto – ha sottolineato don Marco Presciutti vicario per la pastorale –  con un dono particolare: aiutare il Vescovo a completare l’opera di restauro delle ville del Prelato, uno spazio bello e funzionale per  le attività della Diocesi”. I giovani presenti hanno rivolto un augurio speciale al Vescovo, donando a lui una foto del gruppo dei 100 giovani che lo scorso agosto hanno partecipato al Pellegrinaggio Diocesano. Infine anche il Sindaco di Fano Massimo Seri, a nome di tutti i sindaci del territorio diocesano, ha rivolto affettuose parole di gratitudine per tutto il servizio svolto in questi anni dal Vescovo a favore del territorio.

 

Foto di Gioele Rizzani

Omelia integrale – Vescovo Armando