“Abbracciare il territorio e curarlo con perseveranza”

messa-guardia-finanza“Chi ha compiti autorevoli deve prendere in mano il territorio, quasi abbracciarlo e curarlo con pazienza e perseveranza. Deve essere riconosciuto come servitore della città, mai come padrone”. Con queste parole il Vescovo Armando ha aperto l’omelia della Santa Messa, mercoledì 21 settembre nella parrocchia di San Giuseppe al Porto, in occasione di San Matteo patrono della Guardia di Finanza. Riprendendo il Vangelo del giorno il Vescovo si è soffermato sullo sguardo di Gesù a Matteo. “La chiamata di Gesù – ha messo in evidenza il Vescovo – è preceduta da uno sguardo, che non è uno sguardo magico, è uno sguardo che ti cambia la vita, non è uno sguardo di giudizio, ma che invita ad alzarti, a crescere, incoraggia ognuno di noi, ci dà dignità, è uno sguardo generoso. La sequela – ha proseguito il Vescovo – è sentita da Matteo come l’unica soluzione adeguata alla sua vita. L’incontro con Gesù è un incontro che salva. Sappiamo bene – ha sottolineato il Vescovo rivolgendosi alle Forze dell’Ordine presenti – che il male assume ogni giorno dimensioni sociali e minaccia il bene comune, ma voi dimostrate la fiducia nella possibilità che il mondo possa essere trasformato. Le vostre delicate missioni cercano di promuovere e di garantire sempre la giustizia e il rispetto della legalità. Le vostre azioni devono nascere da un cuore nobile. Imploriamo – ha concluso il Vescovo – perché il Buon Dio vi dia sempre coerenza nella vita, perseveranza e unione nei momenti difficili”.