Anna Licia Rovinelli è tornata alla Casa del Padre

Anna Licia Rovinelli, consacrata della comunità Volontarie del Vangelo, è tornata alla Casa del Padre. La sua comunità ha voluto ricordarla con queste parole:

Cara Licia,

questa canzone me l’hai chiesta tu, quando ancora stavi benino. “Segna: mi piace la musica di Mission”. Io ti ho risposto: “quando guarirai e faremo una grande festa, te la faremo sentire”. Invece avevi ragione tu. Vogliamo ricordarti così: una grande missionaria, sempre in movimento. Ti penso sulla tua pandina, a piedi, in bicicletta… a spargere sorrisi, carezze e preghiere e quando ci voleva anche qualche rimprovero, perché tu eri tosta, dicevi tutto sulla faccia. Altre volte ti trovavo arrampicata sulla finestra, con la testa fuori, ad ascoltare lunghe telefonate perché a Ca’ Rio non c’è campo per i cellulari. Quanti raffreddori ti sei presa!

Amavi la natura e tornavi sempre su dal bosco con qualcosa in mano: un mazzo di ciclamini, un riccio di castagna, due asparagi… sapevi trovare qualcosa di buono in ogni stagione. E anche la tua vita è stata così. Da giovane ti sei dedicata ai ragazzi come capo scout e come insegnante di sostegno. Ti piaceva il tuo lavoro e quando hai firmato per rinunciare, perché Gesù ti chiamava a seguirlo come Volontaria del Vangelo, hai pianto, ma poi ti sei sentita libera e felice. Così è iniziato il periodo della comunità, che non è stato facile per uno spirito libero come te. Lì però hai imparato a pregare, a stare ferma davanti a Dio che per te era tanto difficile perché avevi il fuoco sotto i piedi. Sempre in quegli anni hai scoperto la tua vera passione: le parrocchie abbandonate. Amavi tanto l’Africa, ma poi la tua Africa l’hai trovata qui. Ti sei presa cura di tutti: giovani, famiglie, poveri, vecchi e bambini. Il tuo cuore cresceva e diventava sempre più grande. Quando Gesù ha ritenuto che fosse grande abbastanza, ha deciso di appoggiare su di te per un po’ la sua Croce. é iniziato il tuo cammino verso Gerusalemme. Mentre il tuo corpo diventava sempre più debole, il tuo sorriso diventava più luminoso e trasmettevi a tutti noi che ti stavamo intorno una forza soprannaturale. Abbiamo pregato tutti per la tua guarigione, non siamo stati esauditi, ci siamo arrabbiati… Ma ieri sera ho trovato un fogliettino nel tuo breviario. A Lourdes, il 20 aprile  2002, all’oscuro di tutti noi, tu avevi offerto al Signore la tua vita come vittima d’amore per la salvezza delle anime. Licia, hai combattuto anche per noi la buona battaglia, hai terminato la tua corsa, hai conservato la fede. Ricevi oggi la corona che il tuo Sposo ti dà e aiutaci a non cercarti tra i morti, ma a guardare verso il Cielo ogni volta che vorremo parlare con te.

 GRAZIE dalla tua comunità!