Celebrata in Cattedrale la ricorrenza della Virgo Fidelis

Cattedrale gremita per la Santa Messa, celebrata dal Vescovo Armando, sabato 25 novembre in occasione della ricorrenza della Virgo Fidelis, patrona dell’Arma dei Carabinieri. “La scelta della Madonna “Virgo Fidelis” come celeste patrona dell’Arma – ha messo in evidenza il Vescovo – è indubbiamente ispirata alla fedeltà che, propria in ogni soldato che serve la Patria, è caratteristica dell’Arma dei Carabinieri che ha per motto “Nei secoli fedele”. “Vergine fedele”, recita la festa di oggi, perché mai è venuta meno all’impegno  preso nel momento dell’Annunciazione, quando l’angelo le ha chiesto di credere  nell’impossibile di Dio: essere Madre di Cristo”. Il Vescovo si è poi soffermato, nell’omelia, sul legame tra la gente e l’Arma dei Carabinieri testimoniato dalla presenza capillare sul territorio nazionale, e da sempre, nell’immaginario collettivo, ritenuto una forte e rassicurante garanzia di difesa del Paese. “Ogni cittadino – ha sottolineato il Vescovo – vede nel Carabiniere un importante punto di riferimento, il volto amico dello Stato, autorevole ma umano, al quale rivolgersi nei momenti di difficoltà. Sulle strade, nella lotta alla criminalità comune  e organizzata, nel controllo del territorio, nel contrasto alle diverse forme di illegalità, i Carabinieri rimangono fedeli a loro stessi, alla grande stima e alla fiducia che li accompagna. Queste caratteristiche – ha proseguito il Vescovo – sono efficacemente riunite nella figura del Comandante di Stazione, protagonista della vita dell’Arma e primo interprete delle istanze del cittadino, che operando nel silenzio, consiglia, rassicura e protegge agendo con fermezza, equilibrio, con la più generosa disponibilità e la saggezza del “buon padre di famiglia”. Un operatore della sicurezza pubblica, ma anche un mediatore sociale fondamentale soprattutto in periodi storici caratterizzati da  concomitanti criticità. Il vostro impegno dovrà essere ancora più determinante per tutelare quell’esercito di persone perbene che sono la grande maggioranza della popolazione di questi territori. Deve dire che la sicurezza è un bene primario e prezioso e non può essere affermata solo con l’azione delle forze dell’ordine e della Magistratura. Per conseguirla è necessaria un’azione sinergica di tutte le componenti statali. Enti pubblici, sindacati, associazioni ed anche,  quell’esercito di persone perbene che ho citato prima. Occorre recuperare l’azione delle famiglie e della scuola per l’affermazione di modelli positivi e per la sensibilizzazione sui temi della legalità, nei confronti dei giovani che sono il futuro della nostra società. Tutti devono fare la loro parte. Possa la Vergine Maria – ha concluso il Vescovo – accompagnare la vostra vigilanza, consigliare il vostro dire, animare la vostra azione, sostenere il vostro sacrificio, infiammare la vostra fede”.

 

testo integrale Omelia nella ricorrenza Virgo Fidelis