“Con senso di condivisione dobbiamo iniziare a guardare all’universo che ci circonda”

16.30ftGiornataCreato1Un pomeriggio interessante e molto partecipato quello promosso dall’Ufficio diocesano per la Pastorale Sociale e il Lavoro, dalla Commissione Ecumenica e del Dialogo Interreligioso, dalle parrocchie di Fossombrone in collaborazione con gli Scout FSE, le Acli provinciali, la Coldiretti di Pesaro e Urbino, Copagri e la Sala della Pace in occasione della Giornata per la Custodia del Creato che quest’anno ha avuto come tema  “La misericordia del Signore, per ogni essere vivente”.

Il pomeriggio è iniziato con una passeggiata immersi nella natura nei dintorni del Santuario del Beato Benedetto Passionei di Fossombrone accompagnati dal Vescovo Armando durante la quale sono stati letti alcuni passi dell’enciclica “Laudato Sì” e sono stati toccati alcuni temi fra i quali la conversione ecologica e la lotta allo spreco alimentare incentivando le buone prassi in merito agli stili di vita.

A conclusione della giornata la celebrazione ecumenica insieme ai fratelli ortodossi presenti. Nella riflessione, il Vescovo Armando ha fatto più volte riferimento al messaggio scritto in occasione della festa del Mare del 6 agosto scorso nel quale si sottolinea l’importanza di “lasciare questo universo come avreste voluto trovarlo”. “Abbiamo trascurato i nostri doveri di custodi del creato – ha messo in evidenza il Vescovo – ci siamo comportati come figli egoisti e degeneri verso la nostra Madre Terra. Ci siamo spinti troppo in avanti e adesso siamo, finalmente e giustamente, spaventati dal futuro e inorriditi da quel che abbiamo fatto. Ognuno di noi può e deve avere la pietà nel cuore. Con quella pietà, con quel senso di condivisione dobbiamo iniziare a guardare all’universo che ci circonda e a quanti insieme a noi lo abitano. Se riusciamo a farlo, come una terapia, una volta al giorno, mettendo insieme tante piccole azioni misericordiose, potremo sperare di guarirci dalla follia autodistruttiva che ci ha fatto credere che il denaro potesse e dovesse sostituirsi ad ogni diritto e ad ogni dovere. I legami che ci uniscono non sono frutto del denaro, ma sono resi possibili dalla vita che ci circonda”. A conclusione il Vescovo ha citato il poeta Giorgio Caproni e i suoi bellissimi versi: “Chi per profitto vile / fulmina un pesce, un fiume, / non fatelo cavaliere/del lavoro. L’amore/finisce dove finisce l’erba / e l’acqua muore”. Il pomeriggio si è concluso con un momento di fraternità.