«Confermate che il “per sempre” è possibile»

tGiornataClaustraliCarissime e stimate Claustrali,

la scoperta di essere amate infinitamente dal Signore pone in voi un’inquietudine. “Il nostro cuore non trova pace finché non riposa in Te, Signore”: questa frase di sant’Agostino è stato il motore che vi ha messe in azione, ha guidato le vostre riflessioni e vi ha fatto giungere alla decisione di rispondere prontamente al dono grande del Signore, quello della chiamata, attraverso un sì definitivo nel desiderio di appartenergli totalmente e per sempre.

Diffidenti delle vostre forze, ma fiduciose sempre nell’aiuto della Grazia, avete fatto esperienza della sua ricchezza, che va sempre aldilà delle nostre attese. Chiamate a percorrere la stessa strada che ha percorso Gesù, attraverso una vita casta, povera e obbediente alla volontà del Padre, avete scoperto che questa è una via molto difficile, forse impossibile da percorrere se fosse abbracciata con le sole forze umane, ma crediamo fermamente che tutto è possibile nella vita con l’aiuto di Dio.

Confermate che il “per sempre” è possibile.

Tu sei mia, mi appartieni per sempre”. Custodite nel vostro cuore la gioia di essere Spose di Cristo per sempre e desiderate attraverso la vostra vita ri-amare Colui che ci ama infinitamente anche se il nostro amore per Lui non sarà mai alla pari. Come ogni figlio di Dio, dinanzi al Signore sentitevi amate con un amore di predilezione. E questo amore non potrà lasciarvi indifferenti, al contrario esso mette nel vostro cuore l’audacia e l’entusiasmo di collaborare con Lui, perché anche altri fratelli e sorelle arrivino a scoprire il loro essere figli amatissimi.

Dire un sì a Dio per tutta la vita

Credo che ciò non solo è possibile, ma che, dicendo un tale sì a Dio, delle energie si risvegliano in noi, un velo si alza ed il senso della nostra vita appare più chiaro.

Ma che cosa significa dire sì a Dio? Il nostro sì non può che essere una risposta al suo amore, al sì che Lui ha detto alla nostra esistenza. Allora tutto deve cominciare e ricominciare sempre dall’ascolto del Suo sì.

Come migliorare questo ascolto? Un cammino accessibile a tutti consiste nel guardare verso Cristo.

Gesù è venuto a dire questo sì di Dio. Per questo ha dato la sua vita sulla croce. Questo sì di Dio per noi è un tesoro nascosto che portiamo nel profondo di noi stessi. E questo tesoro è lo stesso Cristo risorto.

La fede consiste nel dare fiducia a questo tesoro deposto in noi. Talvolta sentiamo questo amore, ma dobbiamo imparare ad avere fiducia pur senza sentire nulla.

L’amore di Dio che brucia in noi è più profondo delle nostre emozioni o delle nostre capacità di comprensione. Dunque, anche se siamo nella nebbia, e giustamente quando nella nebbia ci perdiamo, è importante ravvivare la fiducia nella presenza di Cristo.

Cristo non detta le soluzioni ai nostri problemi, ma ci dice: “Non aver paura, sono qui”. Riconoscere, accettare questa disarmante semplicità della Sua presenza fa scaturire una sorgente, una vita nuova.

E’ questa semplicissima gioia della Sua presenza che fa nascere in noi un sì a Cristo.

Sappiamo che la fedeltà a un sì può essere messa a dura prova. Noi tutti conosciamo situazioni di rottura intorno a noi! Certamente crediamo che Dio non abbandona queste persone che hanno vissuto un fallimento nel loro impegno di vita.

Dio compia in voi ciò che ha cominciato.

Sorella, che ti affidi alla misericordia di Dio, ricordati che il Signore viene in aiuto alla tua umile fede e che, impegnandosi con te, compie per te la promessa: in verità non vi è nessuno che avendo lasciato tutto a causa di Cristo e del Vangelo, non riceva il centuplo, ora in questo tempo, in fratelli, sorelle, madri, figli, insieme a persecuzioni e, nel futuro, la vita eterna.

Cammina sulle tracce di Cristo. Non preoccuparti per il domani. Cerca prima di tutto il Regno di Dio e la sua giustizia. Abbandonati, donati e ti sarà versata in seno una buona misura, pigiata, scossa e traboccante.

La vita interiore non renda triste il tuo aspetto. Profumati il capo, lava il tuo viso, perché soltanto il Padre tuo che è nel segreto conosca l’intensione del tuo cuore.

Rimani nella semplicità e nella gioia, la gioia dei misericordiosi, la gioia dell’amore fraterno.

Sii vigilante. Abbi l’ansia di comunione umana con il tuo prossimo.

E soprattutto non dimenticare mai che Dio, attraverso il suo Spirito Santo, ci accompagnerà sempre, anche se c’è una parte di errore nelle nostre scelte. Qualsiasi cosa abbiamo scelto, qualsiasi cosa facciamo, qualsiasi cosa viviamo, Dio rimane vicino a noi.

Così, rinunciando ormai a guardare indietro, e gioioso di una riconoscenza infinita, non aver paura di precedere l’aurora per lodare, benedire, cantare il Cristo tuo Signore.

Carissime, vi chiedo una grande preghiera per la Chiesa e per la nostra Diocesi. Pregate soprattutto per questo povero vescovo imperfetto.

+ Armando vescovo

FANO, Residenza Vescovile, 21 novembre 2015