Don Marco Mascarucci nuovo parroco di Lucrezia

“Oggi questa parrocchia vive un momento di grande gioia”. Ha esordito così il Vescovo Armando durante l’omelia della Santa Messa, sabato 9 settembre, in occasione dell’ingresso del nuovo parroco a Lucrezia, don Marco Mascarucci. Più che un ingresso vero e proprio si è trattato di un ritorno, poiché don Marco ha già servito in passato questa comunità. Il Vescovo Armando, nell’omelia preceduta dalla lettura del decreto di nomina da parte del cancelliere diocesano don Giorgio Giovanelli, si è soffermato sulla figura della sentinella in senso biblico, ovvero colui che si fa carico della comunità. Il Vescovo ha poi delineato, prendendo spunto della Prima Lettera di Pietro al cap. V, la figura del sacerdote. “Innanzitutto dobbiamo ricordarci sempre che il gregge che ci è stato affidato non è nostro, ma di Dio, è Lui il primo pastore. Noi dobbiamo fare in modo che tutto il gregge possa nutrirsi della Parola, perché il popolo ci riguarda tutto nel suo insieme, nessuno escluso. Ti auguro, don Marco, di poter amare questa comunità, agendo sempre con il cuore e mai per il prestigio”. Al termine della Santa Messa, don Marco ha voluto ringraziare il Vescovo per avergli affidato con fiducia la comunità di Lucrezia e tutti i sacerdoti. “Quello che vivo ora – ha messo in evidenza don Marco – è un momento di gioia e, allo stesso tempo di trepidazione. Di gioia perché incontro i fratelli e  le sorelle  che da anni conosco e di cui ricordo il nome e tanti volti nuovi, di trepidazione perché sono consapevole degli impegni che mi attendono nei vari fronti della vita parrocchiale. La comunità non solo si è ingrandita numericamente negli ultimi anni, ma ha fatto anche un percorso di coinvolgimento e di organizzazione che devo imparare, con il vostro aiuto, a conoscere, apprezzare e discernere. Noto entusiasmo e buona volontà in tutti coloro che partecipano attivamente alla vita comunitaria, entusiasmo e coinvolgimento che costituiscono, da tanti anni, la nota caratteristica di questa parrocchia. Da parte mia, con l’aiuto del Signore, del Vescovo Armando e dei sacerdoti della Diocesi, intendo mettermi al servizio di tutti, delle famiglie, dei giovani così bisognosi di solidi punti di riferimento, degli anziani e dei malati che attendono il conforto di una presenza nei momenti di particolare fragilità della loro vita, al servizio di tutti con l’unico intento di essere cooperatore della vostra gioia e strumento nelle mani di Dio perché insieme possiamo sempre più edificare il Suo regno in quanto porzione del Suo popolo santo”.

EP