Giovani: protagonisti o bamboccioni?

Una serata interamente dedicata ai giovani, per parlare di loro, del loro presente e futuro. Dopo la proiezione del film “Tiro Libero” al Cinema Politeama alla presenza dell’attore protagonista Simone Riccioni, la parrocchia di San Paolo Apostolo al Vallato, in occasione della festa parrocchiale, ha voluto dedicare un’altra serata al mondo dei giovani e lo ha fatto con l’incontro dal titolo “Protagonisti o bamboccioni?”.

 “Il rapporto Caritas 2017– ha messo in evidenza il parroco don Francesco Pierpaoli – pubblicato alla fine del novembre scorso ci dice che, per la prima volta dal dopoguerra, i giovani sono, oggi, destinati a essere più poveri dei loro genitori. Non abbiamo trovato di meglio da fare che etichettarli così, millennials, social, erasmus, low cost, e ancora, fra gli altri, bamboccioni, nichilisti. Come possono – ha proseguito don Francesco – conservare uno sguardo sognante sul futuro che vedono costellato di incognite e incertezze?”.

Tanti gli ospiti della serata intervenuti a cominciare da don Steven Carboni, responsabile diocesano del Servizio di Pastorale Giovanile.

 “Papa Francesco – ha affermato don Steven – sta chiedendo a tutti noi di uscire dal nostro modo di pensare e metterci in ascolto del mondo giovanile, lasciandoci provocare dai giovani stessi. Non esistono solo giovani bamboccioni, ma ragazzi con la forza di volontà di mettersi in gioco, di faticare per ottenere quello che vogliono anche perché non esiste nulle di più appagante che raggiungere l’obiettivo con il duro lavoro”. All’intervento di don Steven è seguita la proiezione del video di uno spezzone del notiziario di TV2000 dello scorso marzo quando il Papa ha convocato a Roma l’assemblea pre-sinodale con 300 giovani provenienti da tutto il mondo. Don Steven ha poi offerto ai presenti alcuni pensieri scritti dai giovani della parrocchia su cui poter discutere e dialogare. Frediana Benni, dirigente scolastica in pensione, ha messo in evidenza la necessità di prendere consapevolezza che la podestà generativa non si traduce automaticamente in podestà educativa. “E’ una competenza che si apprende, ma la questione è: dove e come si apprende?”.

Cristiana Santini psichiatra e psicoterapeuta, si è soffermata sulla figura dei genitori e sul modello culturale. “Il modello culturale dell’essere umano oggi – ha messo in evidenza la Santini – è quello di qualcuno che deve essere sempre pronto, efficace, efficiente, con risposte sempre pronte, che sia pieno di sapere, mentre l’invito del Papa è quello di rischiare, di avere coraggio. Io trovo che siano parole e concetti fondamentali, che vanno contro la logica culturale in cui viviamo, una logica culturale che ci spinge a questo modello di efficienza a tutti i costi”.

Roberto Busca, dell’Ambito Territoriale Sociale 6, e Caterina si è soffermato sul ruolo delle politiche giovanili e Caterina Del Bianco Assessore alle Politiche Giovanili e Sport del Comune di Fano ha messo in evidenza la voglia dei ragazzi di avere degli spazi per loro in cui aggregarsi e ha sottolineato come vi siano tanti spazi per il mondo degli adulti e della terza età, ma non altrettanti per il mondo giovanile. “Da anni il Comune si sta occupando di questo. Purtroppo il pubblico oggi non  riesce più a mantenere quei luoghi di aggregazione”. L’assessore ha spiegato ai presenti l’iter dei bandi europei per le politiche giovanili per far rivivere beni monumentali che come Comune stanno cercando di mettere in atto con, ad esempio, il Bastione Sangallo e la Rocca Malatestiana.

 Infine, Sergio Belardinelli, filosofo e docente universitario, si è soffermato sul fatto che i giovani sono la parte migliore, ma spesso sono anche quella più fragile, ma dobbiamo anche vedere le enormi opportunità che giovani e adulti hanno nel tempo nel quale viviamo.