I volti della carità cristiana

assemblea caritas“La prima verità della Chiesa è l’amore di Cristo”. Partendo da questa fondamentale affermazione, chiunque deve poter trovare nel prossimo un’ “oasi di misericordia”.  Con questa iniziale riflessione curata da don Michele Giardini, assistente spirituale caritas, si è tenuta mercoledì 13 maggio l’assemblea diocesana delle caritas parrocchiali della nostra diocesi, alla presenza del Vescovo Armando, dal titolo “La Carità è lieta notizia”.

Al centro dell’incontro il tema della misericordia, in quanto capacità di descrivere e tenere insieme quella che è la fragilità della nostra umanità con la grandezza dell’amore di Dio, unico elemento capace di rimettere insieme i pezzi di questa umanità, riprendendo proprio le parole di Papa Francesco per l’indizione del Giubileo  straordinario  della misericordia. Una misericordia che non solo non esclude nessuno per nessun motivo, ma è inoltre la chiave per leggere il cuore e i bisogni autentici delle persone.

Questa, dunque, la chiave di lettura che Papa Francesco ci offre per interpretare e rinnovare il ruolo di operatore caritas che, ci ha ricordato il Vescovo, è compito e mandato di ciascun cristiano, attraverso le proprie competenze e le proprie capacità.

L’incontro è stato momento privilegiato per i volontari delle diverse caritas parrocchiali presenti di incontrarsi, ascoltarsi reciprocamente e confrontarsi con l’equipe della caritas diocesana sul proprio servizio.  E’ stato infatti previsto un momento dedicato ai vari gruppi parrocchiali per presentarsi e per descrivere attraverso una foto e un simbolo la propria realtà comunitaria, con i propri punti di forza e le proprie criticità. Tante le belle esperienze e i volti che si sono presentati: sono oltre 250 i volontari delle caritas parrocchiali impegnati nella nostra diocesi in almeno 30 parrocchie.

Dall’ascolto del racconto di così tante esperienze sono emersi alcuni concetti chiave, quali la difficoltà e la forza di operare con discernimento, la capacità di immaginare risposte differenziate ai problemi e ai bisogni delle persone e dei volti che si incontrano quotidianamente, al bisogno di formazione per affrontare al meglio il servizio della carità. Ne è risultato un momento di conoscenza reciproca, affinchè ogni realtà parrocchiale possa diventare davvero risorsa per l’altro.

I gruppi caritas che si sono presentati hanno dimostrato di essere gruppi “in costruzione”,  che si rinnovano e crescono di giorno in giorno, come un vero e proprio organismo, qualcosa di vivo, che cambia e si rinnova per poter crescere.

Infine, l’incontro si è concluso con la presentazione ufficiale del nuovo sito internet della Caritas diocesana, con un’area dedicata proprio alle caritas parrocchiali e allo scambio di esperienze e materiali utili, consultabile all’indirizzo è www.caritasfano.it

Michela Pagnini

LA SINTESI DELL’INTERVENTO DEL DIRETTORE ANGIOLO FARNETI
Una costante attenzione alla realtà di povertà

Questa Assemblea, in presenza del nostro Vescovo e presidente della Caritas Diocesana, è un momento forte del cammino annuale delle Caritas Parrocchiali, un momento bello, fraterno, di comunione, costruttivo, questa volta per trattare il tema:“La Carità è lieta notizia” e avente come sottotitolo “una Caritas operosa e trasparente per una comunità fedele e generosa”, tema che ci richiama le parole di Papa Francesco e del nostro Vescovo, con la loro costante attenzione a tutte le realtà di povertà, di sofferenza e di solitudine. Quello trascorso è stato un anno particolarmente impegnativo per tutti, con un aumento del numero e della complessità delle situazioni di povertà incontrate (e ora anche con l’arrivo di Rifugiati!), in corrispondenza purtroppo della flessione delle entrate economiche con le CaritasCard e anche della diminuzione della fornitura di generi alimentari della Comunità Europea per i pacchi cibo. Di fronte a tale congiuntura, insieme alle Caritas Parrocchiali e alle Opere segno, la Caritas Diocesana ha moltiplicato gli sforzi, le ore di volontariato (oltre 4.000 ore solo al Centro diocesano), i progetti in corso a livello locale (vi ricordo CasAmica, Famiglia&Lavoro, Microcredito, Padri separati, BB&B I Talenti, RiVestiAmo, Banchi di prova) e internazionale (Siria, Palestina, Iraq, Ebola), i nuovi progetti 8xmille per il lavoro (Lavoro in corso, oltre ai Tirocini, borse over 45 e Policoro),  per il recupero di eccedenze alimentari (- Scarti + cibo e lavoro, e RiCibiAmo), e ora anche sul disagio abitativo (Sulla strada di casa), e così i bilanci che registravano uscite di 50.000 euro/anno nel 2007, sono arrivati ben oltre ai 50.000 euro/mese (Bilancio preventivo 2015 è di circa 653.000 euro!). Con le forze a disposizione abbiamo continuato a livello diocesano l’opera di ascolto e di accompagnamento dei poveri (quasi un migliaio di famiglie solo in città, con più passaggi/anno!), la raccolta dei dati su povertà e risorse, il sostegno ai centri Caritas Vicariali e alle parrocchie che lo hanno richiesto, la collaborazione sinergica con gli altri Uffici Pastorali (Migrantes, Pastorale Sociale e Giovanile, Salute, Famiglia..), la presenza nelle scuole e nella società, i rapporti con le Opere- segno della carità cristiana e con le Istituzioni (Tavoli di lavoro sul Welfare, la Povertà, il Lavoro, la Casa, i Bisogni primari, i Migranti) sia con il Comune che con la Prefettura .., cercando di mettere in pratica quanto era emerso nella precedente nostra Assemblea annuale. E’ così che è andata sviluppandosi una Caritas sempre più bella, che cerca di evolversi dallo stereotipo di organo assistenziale erogatore di aiuti economici e pacchi viveri o promotore di collette per i poveri, per diventare un organo che, in comunione e integrazione con gli altri organi pastorali, che aiuta l’organismo della comunità a realizzare la sua funzione vitale di vedere le povertà, di ascoltare i bisogni, di dare voce a chi non l’ha, di mettere in circolazione l’amore e la misericordia, di abbracciare, supportare e servire concretamente le persone bisognose, di abitare il territorio, di camminare sulla strada della giustizia e di educare alla pace, alla sobrietà, alla solidarietà e alla speranza.