Il servizio nelle terre di fuga

“Sono davvero contento che la comunità abbia quest’occasione d’incontro su temi che necessitano la nostra attenzione in questo momento storico”. Queste le parole di don Giorgio Giovanelli, parroco di Santa Maria Goretti a Sant’Orso, all’inizio del primo incontro del ciclo di appuntamenti sul tema “Immigrazione e Povertà: chi parte, chi fugge, chi accoglie” in programma presso i locali parrocchiali di Santa Maria Goretti. Il primo incontro, sabato 8 aprile, ha posto l’attenzione su “Chi parte: il servizio nelle terre di fuga” e ha visto l’intervento di un esponente dell’Operazione Colomba dell’Associazione Papa Giovanni XXIII Alberto Capannini e del vicario diocesano per la pastorale don Marco Presciutti. Alberto Ceresani, responsabile della Caritas parrocchiale di Santa Maria Goretti, nell’introdurre le riflessioni, ha sottolineato come “la Caritas non è solo pacco-cibo per i più bisognosi ma è anche occasione d’incontro e valutazione su temi sociali attuali”.

Introdotto da Francesco Brocca, volontario della Caritas parrocchiale, poi ha subito preso la parola Alberto Capannini che ha introdotto il suo intervento con un video esplicativo delle diverse realtà di conflitto dove opera l’Operazione Colomba. In seguito, un’acuta analisi della situazione in Siria. Una “guerra” nata nel 2011 sulla scia delle primavere arabe e che ora conta una cifra difficile da verificare di circa 300/400 mila morti e oltre un milione di profughi e sfollati. “L’Operazione Colomba in Siria – ha sottolineato Capannini – ha lo scopo di vivere con questi sfollati condividendo con loro il quotidiano, aiutandoli nelle spese mediche e proteggendoli da altre eventuali situazioni di pericolo in questi campi profughi presi di mira dalle milizie militari. Inoltre – ha proseguito Capannini – abbiamo sostenuto i Corridoi Umanitari dando così l’opportunità a questi giovani e famiglie di non attraversare il mare per scappare da questa guerra ma, di salire su un aereo per salvare così la propria vita in un Paese dell’Europa”. Ha preso poi la parola don Marco Presciutti che ha proposto una riflessione biblica sul partire e sul chi parte facendo riferimento anche alla sua esperienza missionaria in Brasile. Il primo incontro si è concluso con una cena etnica preparata dai ragazzi siriani, arrivati attraverso i corridoi umanitari, ospiti ora presso Casa Anna dell’associazione PASCI. Il prossimo appuntamento dal titolo “Chi fugge: i testimoni, le cause, i falsi luoghi comuni” è in programma sabato 13 maggio alle ore 17.00 sempre presso i locali parrocchiali di Santa Maria Goretti a Sant’Orso.

MM