La parrocchia di Cuccurano ha festeggiato il Santo Patrono

“Nulla deve essere anteposto alla fedeltà a Cristo. Da questo nasce il martirio cristiano”. Queste le parole del Vescovo Armando venerdì 3 febbraio durante l’omelia della Santa Messa nella parrocchia di Cuccurano in occasione del Santo Patrono, San Biagio, tradizionalmente protettore della gola. Il Vescovo, dopo aver ricordato brevemente la vita del santo e il suo aver vissuto in terre difficili quali l’Armenia dove in tanti furono martirizzati si è soffermato su alcune caratteristiche di San Biagio. “Medico dei corpi per professione – ha messo in evidenza il Vescovo – divenne medico di cuori e di anime. La sua carità era animato dall’amore, si avvicinava ai sofferenti per svelare il cuore di Dio. Il martirio – ha proseguito il Vescovo – ci pone davanti alcuni interrogativi: esiste una verità per cui valga la pena vivere e dare la propria vita? E, se esiste, che posto ha nella mia vita?”. Il Vescovo ha concluso l’omelia citando le parole di San Basilio di Cesarea: “”Dimori sempre in te il comandamento di Dio e ti offra senza interruzioni luce e splendore per il discernimento degli eventi; poiché se esso da molto tempo occupa la direzione della tua anima e predispone per te opinioni veritiere su ciascuna cosa, non permetterà che tu sia mutato in peggio da alcuna delle cose che accadono, ma farà sì che con la mente così predisposta tu possa reggere, come scoglio lungo il mare, sicuro e immoto alla violenza dei venti e all’assalto dei flutti.” Durante la celebrazione eucaristica il Vescovo ha conferito i Ministeri Ecclesiali del lettorato e dell’accolitato a Giacomo Longarini e Onelio Siviero.

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