“La responsabilità non si eredita, deve essere guadagnata”

“Coltivate l’umano, le relazioni, la parola data per fare un buon cittadino”. Queste le parole del Vescovo Armando, domenica 5 novembre nella Basilica di San Paterniano, nell’omelia della Santa Messa in occasione del 154esimo anno di fondazione del Corpo di Polizia Municipale. Il Vescovo Armando, riprendendo il Vangelo di Matteo, si è soffermato sulla vanità ovvero la preoccupazione eccessiva della visibilità e l’ipocrisia, esibire una dignità morale che non si ha. “Vanità e ipocrisia  – ha proseguito il Vescovo – ci fanno diventare tiranni della vita religiosa e morale del popolo”.

Il Vescovo si è, poi, rivolto al corpo di Polizia Municipale, sottolineando, in particolare, il valore della responsabilità. “Che cos’è la responsabilità? Ognuno di noi ha responsabilità nella vita. A livello psicologico, responsabilità significa capacità di conoscere, accettare e affrontare le conseguenze del proprio comportamento. Responsabilità significa tenere determinati comportamenti, cercare di conseguirne dei risultati che per voi, Polizia Municipale, significa risultati nella legalità per il bene di tutti, consapevolezza certa dei propri doveri, supporto coscenzioso per qualcuno o qualcosa per ideali, valori, consigli da dare. Il contrario della responsabilità – ha proseguito il Vescovo – è la colpa. La persona responsabile è seria, obiettiva, affidabile, consapevole, accorta. Dalla responsabilità allora si arriva all’autoresponsabilità e alla corresponsabilità anche nella vita civica. Occorre responsabilità verso se stessi, verso i propri affetti, verso i propri colleghi, verso l’istituzione che si rappresenta. Come essere responsabili dunque? La responsabilità non si eredita, deve essere guadagnata proprio partendo dalla gestione delle piccole cose prima di affrontare maggiori responsabilità, smettendola di cercare scuse. Se non si è responsabili nelle piccole cose, si viene divorati da quelle più grandi. Inoltre fare un atto di umiltà, riconoscendo i propri errori e chiedendo scusa, smettendo di incolpare sempre gli altri per i propri problemi. Ancora, evitare di lamentarsi sempre, ma prendere l’iniziativa rendendosi conto di ciò si può cambiare, senza assumere l’atteggiamento di vittima, di martire, di profeta inascoltato. Ricordatevi – ha concluso il Vescovo – sotto la divisa c’è sempre una persona, coltivate l’umano, le relazioni, la parola data per fare un buon cittadino. Senza l’umanità la divisa ti dà la sicurezza, ma non la competenza”.

Al termine della celebrazione eucaristica è stata letta la preghiera del corpo di Polizia Municipale di Fano a Nostra Signora della Speranza. “Ti chiediamo – si legge nella preghiera – di essere Madre e Protettrice della nostra missione, di noi che vigiliamo sulle strade della terra, di noi che vogliamo difendere da ogni pericolo la vita preziosa di ogni cittadino. Aiutaci a compiere, con fedeltà e passione, il servizio alla propria comunità”.

A seguire il comandante Alessandro Di Quirico ha voluto ringraziare il Vescovo Armando, tutti le autorità civili e militari presenti alla Santa Messa e i colleghi di lavoro che quotidianamente si mettono al servizio della città.