“La sobrietà è uno stile di vita”

14.30ftGiornataCreatoUn brano di Vangelo, quello di Matteo (6,24-34), difficile, in questi tempi di crisi, da leggere e da commentare. Lo ha ribadito più volte il Vescovo Armando, lunedì 1 settembre nella chiesa del convento di Santa Maria del Soccorso a Cartoceto, in occasione della Giornata per la Custodia del Creato. Difficile, di questi tempi, non preoccuparsi “di cosa mangerete o berrete”, quando nella nostra città e non solo ci sono tante persone che non hanno di che campare. Nel commentare questo brano, il Vescovo ha voluto porre l’attenzione su un tema importante e quanto mai attuale: la sobrietà. “La sobrietà ci riporta a scelte essenziali che liberano spazi ed energie, che così possono essere  finalizzate a un incremento di bene per ognuno, di bene comune per tutti. La sobrietà è un modo di essere, uno stile di vita, un sapersi controllare, un cercare la misura giusta e, in senso più profondo, un ricercare l’essenziale”. Il Vescovo si è poi soffermato su alcuni campi in cui viene applicata la sobrietà: nell’uso dei beni e del denaro, nella parola, nella preghiera, nel pensiero, nel desiderio e nell’amore. “La sobrietà – ha concluso il Vescovo – portandoci costantemente alla ricerca dell’essenziale, ci apre necessariamente alla dimensione della gratuità come connotazione fondamentale del nostro essere: siamo creature che riceviamo il nostro ‘essere’ da Dio per una libera scelta. E contemporaneamente ci fa riconoscere il nostro essere insieme agli altri uomini che Lui vuole siano nostri fratelli, perché si propone Padre per tutti. Ed ecco che, parlando di sobrietà, si arriva in modo naturale a parlare di condivisione. La condivisione è l’utilizzo in comune di una risorsa o di uno spazio, ma, in senso più ampio, è un modo di socializzare e stare insieme basato sulla solidarietà. Noi possiamo anche non avere molti beni materiali da mettere a disposizione degli altri, ma quante altre cose potremmo condividere: conoscenza, capacità, tempo, fede e amore”.

Enrica Papetti