“Non vivacchiare ma vivere”

“Verso l’alto” e “non vivacchiare ma vivere”, fotografano benissimo la vita di Pier Giorgio Frassati, giovane Torinese, morto a 24 anni, nel 1925, a causa di poliomielite fulminante.
Un giovane allegro, con un senso dell’amicizia grandissimo. Cristiano convinto. Studente. Capace di stare con i poveri e di opporsi alla dittatura fascista. Amante delle montagna.
È per questo suo amore che ogni anno insieme agli amici che lo desiderano ricordiamo la sua testimonianza camminando di notte da Fonte Avellana a Cagli, lungo un sentiero del Catria che porta il suo nome.
Partiamo di sera perché desideriamo far coincidere il sorgere del sole all’orizzonte con la celebrazione dell’Eucaristia.
È un cammino per tutti perché camminare in montagna è di tutti e anche l’Eucaristia che per i cristiani è la fonte e il culmine della loro vita diventa carica rivelatrice di umanità per tutti: silenzio, contemplazione, pace, ascolto, riposo.
Un amico mi ha scritto: “Sabato di ritorno dal pellegrinaggio sono andato subito al mare. E nella biblioteca in spiaggia ho trovato un libricino del mio amato Tonino Guerra. Steso nel lettino, lottando per tenere aperte le palpebre, ho trovato queste parole: “… io, purtroppo, non ho certezze religiose, ma vorrei tanto che le fatiche di questo vivere avessero in premio almeno una lunga contemplazione …”. Come, ad esempio, lo è stata questa lunga notte del cuore”.
Sì, siamo partiti nella notte per andare incontro alla luce ma questo lo abbiamo fatto salendo verso l’alto arrivando fino ai 1400 metri del Morcia.  Non è così anche per la nostra vita?
Che tristezza quando leggo di quel che avviene lungo le spiagge, in questa calda estate il sabato sera, di notte: i giovani l’alba non riescono a vederla perché i loro occhi sono chiusi e non è solo per la stanchezza! Abitare la notte è una sfida, specie adesso.
Non pensate che sia il solito bacchettone moralista a dirvi queste cose: amo troppo amante dei giovani per giudicarli e impedire loro di fare scelte libere e responsabili.
Chiedo solo di farlo a occhi aperti. Vivete e non vivacchiate, non svendete il vostro corpo, Non lasciatevi rubare la vostra giovinezza da una pasticca o dall’alcol!
Giovanni Paolo II diceva ai giovani: «Tu sei un pensiero di Dio, tu sei un palpito del cuore di Dio».
Voi siete questo, noi siamo questo e Pier Giorgio Frassati ce lo mostra con la sua voglia di vivere e con il suo camminare per i monti. Vedere la mattina insieme agli amici che dopo la notte più oscura c’è sempre la luce di un nuovo giorno è la speranza che fa ardere il nostro cuore.

Don Francesco Pierpaoli