“Tutto il mio essere trae gioia e pace da Cristo”

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Per 48 anni ha guidato il monastero delle Benedettine di Rosciano. Il 10 aprile ha terminato il suo cammino terreno per ricongiungersi con il suo sposo, Cristo. Sabato 12 aprile, il vescovo Armando ha celebrato le esequie di Madre Benedetta. Riprendendo la I lettera ai Filippesi, il Vescovo ha sottolineato, in particolare, il lasciarsi folgorare da Cristo, il perdere tutto per guadagnare Lui, o meglio, tradotto nella teologia odierna, per essere guadagnati da Cristo. “Se tutto il mio essere – ha evidenziato il Vescovo – trae pace e gioia da Lui, tutto il resto mi è di ingombro e questo lo vediamo bene nella vita monastica”. Prendendo in esame il passo del Vangelo, scelto per la giornata, sull’Unzione di Betania, il Vescovo ha parlato di spreco dell’amore. “L’amore, care sorelle, è spreco, spreco dell’amore gratuito e totale fino al dono di sé, è rivelazione di Dio”. Il Vescovo, entrando nel merito del brano del Vangelo, ha messo in evidenza il profumo prezioso del nardo che ha avvolto la casa di Betania quale profumo di vita e di amore. “Chiediamo al Signore – ha concluso il Vescovo – di non ritenere mai la vita monastica uno spreco, ma di guardare sempre al monastero come rivelazione dell’amore di Dio”.

 

Enrica Papetti

 

 

 

 

 

 

Madre Benedetta era stata badessa del monastero delle Benedettine di Rosciano per 47 anni e ora emerita da 5 anni.
Suor Benedetta, molto pia e di preghiera, è nata a Recanati il 25 ottobre 1921. A soli 12 anni è entrata in convento. A 21 anni ha emesso la professione solenne.
Il suo noviziato è stato molto lungo proprio per il fatto che è entrata in convento giovanissima.
Le esequie saranno celebrate dal Vescovo Armando sabato 12 aprile alle ore 10.30.