Voglia di fare e di mettersi in gioco

campo missionario 1Domenica ha avuto inizio il 35° campo missionario diocesano a cui stanno prendendo parte cinquantadue ragazzi di varie parrocchie del territorio che hanno deciso di fare un’esperienza di servizio e di fede durante questa estate. I partecipanti al campo hanno la sede fissa al Prelato Alto di Fano, ma ogni giorno si spostano per raggiungere le parrocchie ospitanti: lunedì sono stati accolti da Barchi e Sant’Andrea , martedì hanno visitato Orciano e, oggi, mercoledì 22 luglio, si trovano a Fossombrone. Nelle prossime due giornate contageranno di gioia la zona del Vallato di Fano e Rosciano. Il campo si concluderà sabato al Prelato con il mandato missionario ai giovani partecipanti. I ragazzi hanno da subito dimostrato molta voglia di fare e si sono messi in gioco senza alcuna riserva. Infatti, fin dai primi momenti, si è potuto notare un gruppo molto affiatato e unito. Questa collaborazione giova ai tre momenti che scandiscono la giornata: dalla raccolta che si svolge durante la mattina, fino alla formazione pomeridiana, e per concludere con la festa serale . Durante la mattinata i ragazzi si disperdono per tutta la città ospitante per suonare di casa in casa alla ricerca di alimenti a lunga conservazione per la Caritas parrocchiale e di indumenti da destinare al progetto “Rivestiamoci” della Caritas diocesana. Nonostante il caldo e la stanchezza accumulata in questi primi giorni i ragazzi non si abbattono facilmente e rispondono sempre con un sorriso sulle labbra, tenendo fede alla regola più importante del campo: mai dire di “no”! Dopo una lunga mattinata arriva il momento del pranzo gentilmente offerto dalla parrocchia ospitante, segue un breve riposino, e subito si riparte per la formazione. Quest’anno i ragazzi hanno l’onore di essere accompagnati spiritualmente da tre missionari della Comunità di VillaRegia: Padre Marco, Claudia e Marisa. Padre Marco è un sacerdote missionario che ha vissuto otto anni in Messico, da cui è rientrato l’anno scorso; anche Marisa ha fatto un’esperienza missionaria in Costa D’Avorio per undici anni e anche lei ha fatto ritorno l’anno scorso e, infine, Claudia, missionaria di origine peruviana. I formatori, insieme con gli animatori e i due direttori, Anna Lisa Landini e Davide Carboni, stanno incentrando la settimana su due parole-chiave “abitare” e “uscire”, due tematiche che saranno affrontate nel prossimo Convegno Ecclesiale di Firenze. La giornata si conclude nel migliore dei modi con una festa, ricca di canti, balli, scenette e testimonianze, dove è possibile anche aiutare concretamente le missioni in Africa (Kenya, Burundi e Mozambico) attraverso l’adesione ai vari progetti di sostegno.

Questo campo dimostra la validità dell’intuizione di Don Giancarlo De Santi avuta 35 anni fa, che tutt’ora insieme con l’impegno di Don Matteo Pucci, continua a dare i suoi frutti, non solo tra i giovani partecipanti ma tra tutte le persone che si incontrano durante queste settimane  e nelle altre attività organizzate sempre dal Centro Missionario Diocesano.

Questa esperienza sembra essere una risposta all’invito calzante di Papa Francesco di una “Chiesa in uscita” che va verso l’Altro e verso il fratello solo e in difficoltà. Un’occasione per i giovani di conoscere un mondo diverso e lontano dal proprio, e di vivere soprattutto delle relazioni autentiche di amicizia che non si fermano soltanto ai sette giorni di condivisione, ma che continuano nella vita di tutti i giorni.

 

Maddalena Buiani
Michele Montanari

Oggi (domenica 19 luglio, ndr) ha avuto inizio il 35° Campo di Lavoro e Formazione missionaria.
I 52 ragazzi si sono ritrovati al Prelato per cominciare questa avventura e già da subito hanno dimostrato grande affiatamento e gioia. Per rompere il ghiaccio è stato organizzato un gioco di presentazione: un’opportunità per imparare a conoscersi sia per i ragazzi provenienti da varie parrocchie, sia per i tre missionari che quest’anno seguono la formazione del pomeriggio. Si tratta di Padre Marco, ritornato l’anno scorso dal Messico, Marisa, una missionaria rientrata dalla Costa D’Avorio dopo 11 anni e Claudia del Perù. Cos’hanno in comune questi tre missionari che hanno fatto della Missione il loro stile di vita? Tutti e tre appartengono alla “Comunità Missionaria di VillaRegia” di Imola.

Quest’estate il tema del campo verte su due parole-chiave: “uscire” e “abitare”, due tra le cinque parole del prossimo Convegno Ecclesiale di Firenze . I direttori del campo, Anna Lisa e Davide, insieme con gli animatori e i missionari, hanno scelto questa tematica anche facendo riferimento alla situazione attuale degli immigrati che riguarda l’Italia. Tematiche non solo civili ma che possiamo ritrovare nelle vicende della vita di Gesù.

Durante la cena c’è stata una piacevole sorpresa: la visita del Vescovo Armando che ha salutato calorosamente tutti i partecipanti del campo, invitandoli a sorridere in ogni situazione, soprattutto quando colpiti dalla stanchezza. Ha inoltre esortato i ragazzi a vivere relazioni sincere e ad ascoltare, guardare il volto delle persone che si incontrano, ascoltarsi fra di loro e ascoltare il Signore, e quindi sollecitando ciascuno a rispondere alla propria vocazione, senza paura. Ha concluso con un immenso augurio a tutti i ragazzi per questa esperienza che li aspetta da oggi fino a sabato. La prima sera del campo missionario è stata dedicata alla preparazione della festa , che avrà luogo ogni sera nella parrocchia ospitante: i ragazzi si sono dunque divisi in gruppi per provare la scenetta, i canti e per conoscere i vari progetti della bancarella.

Da domani inizio il “bello”… che l’avventura abbia inizio!!