“Nel perdono di Dio riconosciamo il suo amore paterno”

quaresimale FenileDio è misericordioso e pietoso, lento all’ira e grande nell’amore. Potremmo riassumere così il cuore del quarto Quaresimale del Vescovo Armando tenutosi, lunedì 31 marzo, nella parrocchia di Fenile. Continuando a parlare della figura di Giona, il Vescovo si è soffermato in particolare sulla conversione di Ninive e il perdono divino. “Dopo il secondo invito del Signore ‘alzati e va’ – ha sottolineato il Vescovo Armando – Giona, questa volta, non oppone resistenza, obbedisce a Dio nella convinzione che non si può sfuggire allo sguardo dell’Altissimo. E lo fa in silenzio, un silenzio frutto di una purificazione. Ma la conversione di Giona non è ancora completa, poiché fatta senza amore. Giona è fragile, ha paura di mettersi in gioco e di abbracciare totalmente la volontà di Dio. Ma Dio rivela di saper attendere che i suoi figli tornino a Lui con un cuore pentito. La conversione – ha proseguito il Vescovo – è la presa di coscienza delle colpe commesse verso Dio e verso i fratelli, ma per un vero cammino di conversione occorre la speranza nella misericordia del Signore. Le tappe, infatti, che portano alla conversione completa sono la rinuncia ai mali commessi e la fiducia estrema in Dio”. Il Vescovo ha continuato con l’analisi del libro di Giona. I cittadini di Ninive credettero a Dio e bandirono un digiuno. “Il digiuno è perdersi in Dio, è comprendere che Dio è tutto”. “Il perdono di Dio è grande e sconfinato e ci mostra tutto il Suo amore per l’umanità. Nel Suo perdono riconosciamo tutto l’amore paterno. Il cristiano, che ha sperimentato il perdono di Dio, è chiamato a sua volta a perdonare di cuore. Il perdono è parola universale, Gesù, dal patibolo, l’ha consegnata al mondo intero”. Il Vescovo si è poi soffermato sul perdono, tema caro a Papa Francesco e tema del messaggio alle famiglie in occasione della Pasqua. “Abbiamo bisogno – ha sottolineato il Vescovo riprendendo l’Evangelii Gaudium 264 – di implorare ogni giorno, di chiedere la Sua grazia perché apra il nostro cuore freddo e scuota la nostra vita tiepida e superficiale. Quanto bene ci fa lasciare che Egli torni a toccare la nostra esistenza e ci lanci a comunicare la sua nuova vita!”. Riprendendo il messaggio alle famiglie e le parole di Papa Francesco, il Vescovo ha affermato che non si perdona a percentuale o a tempo: per questo non dobbiamo stancarci di chiedere costantemente il perdono.

Enrica Papetti

Testo guida – Quarto Quaresimale

Audio

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