Presentato il Dossier Immigrazione

Sabato 28 settembre, in occasione della 105a Giornata mondiale del Migrante e del Rifugiato, si è svolta la presentazione del Dossier Immigrazione elaborato da Caritas Marche presso il Seminario Regionale Marchigiano di Ancona. L’analisi effettuata sui dati dei Centri di Ascolto delle diocesi marchigiane si è svolto in continuità con il lavoro avviato nel 2018 in occasione della Giornata dei poveri.
“Il problema dei migranti è un problema di sempre, non di oggi, tanto che questa è la 105° giornata dedicata alle persone migranti”, introduce il Vescovo di Jesi, Mons. Rocconi. Il Papa nel suo messaggio ci invita a riflettere su come porci di fronte a questa realtà, affinché quello che percepiamo come un problema diventi una risorsa. In realtà – prosegue Ronconi – il problema non è dei migranti ma del nostro modo di essere. Il Papa attraverso 7 punti effettua un’analisi del nostro modo di essere che viene messo in risalto dalla situazione di chi emigra: le nostre paure, la fatica della carità, la tentazione dell’esclusione, l’incapacità di mettere gli ultimi al primo posto, l’incapacità di cercare la salvezza, la fatica di costruire una civiltà dell’amore.
Il dossier presenta i dati degli anni 2017, 2018 e del primo quadrimestre 2019, e riguarda i cittadini non italiani che si sono rivolti ai Centri di Ascolto delle Caritas delle Marche- spiega Andrea Tondi, responsabile regionale dell’Osservatorio delle Povertà e delle Risorse. Dal 2014 ad oggi la situazione presenta un cambiamento significativo, con un calo delle persone straniere incontrate in Caritas a livello regionale. In particolare la maggior diminuzione è stata registrata nelle diocesi maggiormente colpite dal terremoto (Camerino e Macerata), portando probabilmente gli stranieri che ne hanno avuto la possibilità a lasciare il territorio. Le persone incontrate provengono da oltre 110 nazionalità differenti, tra le quali al primo posto troviamo il Marocco, che da solo pesa per un quarto dell’intero campione. Da notare invece la diminuzione delle persone provenienti dalla Romania. I cittadini non italiani incontrati nel primo quadrimestre 2019, sono ugualmente suddivisi tra uomini e donne. E’ possibile leggere due tipi diversi di migrazioni: quella femminile proveniente principalmente dall’Est Europa e dal Sud America, legata al lavoro di assistenza familiare, e con un’età media alta intorno ai 50 anni; una migrazione maschile proveniente dai paesi dell’Africa e dell’Asia e con un’età media molto bassa. Nelle Caritas Diocesane solamente il 5,3% dei cittadini extracomunitari incontrati si trovava in possesso di un permesso di soggiorno scaduto o ne era del tutto sprovvisto. Tra questi troviamo prevalentemente molte delle “badanti” provenienti da Perù e Moldavia.
Alla parte dedicata ai dati statistici è seguita poi una parte dedicata ad alcune storie vere incontrate in Caritas e che permettono di narrare il fenomeno migratorio usando un linguaggio differente rispetto alle storture del mondo attuale. La mattinata si è conclusa con la presentazione della Campagna “Io accolgo”, promossa da 46 organizzazioni italiane e internazionali, che vuole dare visibilità a tutte quelle esperienze diffuse di solidarietà che contraddistinguono l’Italia.  

Michela Pagnini