“Ripartiamo da ciò che ci unisce”

“Ciò che ci unisce è molto e la diversità ci arricchisce”. Lo ha sottolineato il Vescovo Armando sabato 25 gennaio nella Cattedrale di Fano nella Veglia Ecumenica in occasione della Settimana di Preghiera per l’Unità dei Cristiani.

“Ci unisce la varietà, la diversità – ha messo in evidenza il Vescovo – che vorrei invitare tutti noi a leggerla come dono. Ci unisce fondamentalmente il discorso delle Beatitudini. Noi cristiani non siamo delle vittime, ma uomini felicitati. Ci unisce  molto l’amore per i poveri, per i malati in tutte le Chiese di ogni orientamento. Un domani, cosa può unirci ancora?  Deve renderci compatti e uniti – ha proseguito il Vescovo Armando durante la Veglia – il senso di Dio per questa umanità secolarizzata soprattutto in Europa, il senso della vita, il diritto alla giustizia, l’idea che le nostre città non diventino vuote di giovani. Credo che il mondo delle fedi cristiane abbia tanto da lavorare in comune”.

Il Vescovo si è soffermato poi sulla narrazione non solo verbale, ma anche visiva, di cristiani felici. “Deve unirci la voglia di non mettere paura, ma speranza evangelica. Dobbiamo narrare con il volto, con le parole che Dio non si fa amare per paura, ma solo per amore”.