“Nolite timere”: coraggio e fiducia

Gli incontri che Gesù fa lungo la via della Croce hanno fatto da filo conduttore, venerdì 12 aprile, alla Via Crucis cittadina – GMG diocesana, organizzata dal Servizio Diocesano di Pastorale Giovanile, alla quale hanno preso parte tanti giovani della nostra Diocesi. Partendo dalla parrocchia Santa Famiglia di Fano 2 i giovani si sono messi in cammino per raggiungere la Basilica di San Paterniano. Don Francesco Pierpaoli, vicario per la pastorale, ha dato voce alle parole del Vescovo Armando, impossibilitato a partecipare a causa di un’influenza ma presente nel cuore di tutti. Nella sua riflessione, il Vescovo si è soffermato in particolare sui termini “coraggio” e “fiducia”. “Il coraggio – ha sottolineato don Francesco prendendo a prestito le parole del Vescovo – è la virtù umana che fa sì che, chi ne è dotato, non si sbigottisca di fronte ai pericoli, affronti a viso aperto la sofferenza, non si abbatta per dolori fisici o morali, affronti a viso aperto la sofferenza, il pericolo, l’incertezza e l’intimidazione. Si può distinguere un coraggio fisico, di fronte al dolore fisico o alla minaccia della morte, da un coraggio morale, di fronte alla vergogna e allo scandalo. Esistono – ha proseguito – sfumature diverse del coraggio, che vanno dalla forza fisica alla resistenza, dalle abilità mentali alla passione: il coraggio di scegliere di agire nonostante la paura, di seguire il proprio cuore, di perseverare di fronte alle avversità, di salpare dal porto sicuro, di stare dinanzi alla sofferenza con dignità. Fiducia deriva dal latino fides, che significa riconoscimento dell’affidabilità dell’altro.  Indica un sentimento di sicurezza e di tranquillità che nasce dalla valutazione positiva di fatti, di situazioni o di relazioni. La fiducia può essere riposta in Dio, negli altri, in se stessi, nella scienza, nel progresso sociale, in un futuro migliore. La fiducia presuppone un certo coraggio, un coraggio indispensabile perché non è possibile fare a meno di fidarsi, perché il bisogno di fiducia nasce dalla consapevolezza dei nostri limiti.

La fede in  Dio, “abbandono fiducioso”, che non è un insieme e di credenze bensì un atteggiamento che può essere  sviluppato nell’esistenza, attraverso pratiche quali la preghiera ed esperienze quali le relazioni fraterne”. Al termine della riflessione, la Veglia di Preghiera e la celebrazione continuata del Sacramento della Riconciliazione per tutta la notte. In occasione della Via Crucis cittadina, è stato anche annunciato il pellegrinaggio dei giovani del PUF (Pesaro, Urbino, Fano) in Terra Santa in programma dal 28 dicembre 2019 al 4 gennaio 2020.

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