Data di pubblicazione: 23.12.2007
Cari fratelli e sorelle,
nel cammino verso Betlemme e oggi verso l’incontro con il Signore, ci sono tanti percorsi e tante buone compagnie, da soli non si arriva da nessuna parte. Credo che qualche angioletto anche a noi parli, ma non ha le ali. Reputo che bisogna trovare qualche angelo nella propria vita per farci coraggio.
Abbiamo trovato in questo periodo Isaia come il profeta della speranza; abbiamo trovato Maria come icona dell’accoglienza, dell’obbedienza della fede, la “tutta” di Dio, immacolata, tutta serva di Dio; abbiamo trovato il Battista colui che fa strada ma si mette da parte, quella chiesa che conduce ma non invade la presenza di Dio, non diventa padrona di Dio. Noi non attraiamo a noi stessi ma dobbiamo condurre al Signore, noi ci fermiamo alla soglia del talamo della fede. Il Battista ci ha raccontato questo, abbiamo trovato anche la crisi del Battista domenica scorsa.
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