Data di pubblicazione: 06.07.2008
Ebrei 5,1-10
Il sommo sacerdote si distingue per la sua capacità di “sentire compassione” di fronte alla ignoranza e agli errori degli uomini. Il motivo è chiaro: anch’egli sperimenta la debolezza e la sofferenza.
Come potrebbe non essere indulgente con coloro con i quali condivide la miseria? Il Cristo ha acquistato, grazie alla sofferenza, la possibilità di comprendere la debolezza e la miseria dei suoi fratelli. Ha svolto la sua missione di salvezza nella sofferenza e, grazie alla sua obbedienza, viene ora proclamato salvatore e sommo sacerdote.
Il testo ascoltato sottolinea a più riprese il contrasto evidente fra la dignità e l’abbassamento di questo sommo sacerdote: Gesù era il Figlio, eppure “imparò l’obbedienza dalle cose che patì”.
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