“Lievito di pace e di speranza. Cammini e prospettive della chiesa diocesana” è stato il tema che ha fatto da filo conduttore all’Assemblea Diocesana che si è tenuta la prima domenica di Avvento. A fare gli onori di casa e dare il benvenuto ai presenti è stata la Segreteria del Consiglio Pastorale Diocesano. Successivamente il Prof. Mauro Del Bene, insegnante di religione all’Istituto Professionale “Volta” di Fano, ha offerto ai presenti una “lectio” sul brano del vangelo della domenica.
Del Bene ha raccontato la sua esperienza a contatto con i ragazzi delle classi dell’Istituto. Alcuni hanno alle spalle storie non sempre facili e manifestano il bisogno di essere ascoltati e riconosciuti dal mondo degli adulti. “Ogni mattina – ha affermato Del Bene – devo essere pronto a offrire una parola e uno sguardo a ognuno. I ragazzi vogliono sentirsi amati, ma di un amore che li prenda in considerazione nella loro dignità di persone. Il riconoscimento, infatti, è indice di qualcuno che ha pensato all’altro. Un giovane cerca sempre chi lo pensa e lo ascolta. I ragazzi chiedono di essere visti, riconosciuti, prima di tutto come persone e, poi, come studenti. Occorre prendere sempre sul serio quello che dicono, lasciar emergere le loro emozioni”. Il professore ha concluso la “lectio divina” con delle note di fiducia e di speranza. La sua testimonianza, frutto di anni e anni di insegnamento, è stata di grande aiuto per tutta l’assemblea e ha posto l’attenzione su un mondo che è lontano dalle comunità parrocchiali.
La parola è, poi, passata al Vescovo Andrea, il quale, dopo aver ringraziato il Prof. Del Bene e richiamato la Lettera Apostolica di Papa Leone XIV “Disegnare nuove mappe di speranza”, si è soffermato sul Documento Finale del Sinodo, approvato ufficialmente dai vescovi italiani il 19 novembre in Assisi. “Il lievito – come ha detto Mons. Andreozzi – esprime il processo della presenza terrena del Regno nel mondo. Anche il sinodo, sia quello della Chiesa universale che quello della Chiesa italiana, è stato un evento importante e significativo che ha la qualità di essere un lievito nella vita della Chiesa. La sinodalità è la direzione che viene data con chiarezza al termine di un lungo processo. Pace e speranza sono le due sponde entro le quali la chiesa si muove in questo tempo e permettono di avvicinare le tante sofferenze causate dalla violenza della guerra”. Il vescovo, infine, ha tracciato alcune linee per il cammino della diocesi: lo stile sinodale da acquisire nel tempo della ricezione; il discernimento sulla situazione di alcune zone pastorali dove è venuta meno la figura del parroco; la revisione attenta del servizio svolto dagli uffici di curia; la cura delle vocazioni al ministero ordinato e alla ministerialità laicale; la valorizzazione della Scuola di Pace.
Giovanni (Nino) Santarelli e Roberta Mei, referenti diocesani per il sinodo, hanno illustrato ai presenti il percorso fatto durante il Cammino Sinodale 2021-2025. Hanno raccontato un’esperienza entusiasmante che ha visto le Chiese che sono in Italia mettersi in discussione e affrontare il cambiamento d’epoca. I due delegati diocesani, giunti al termine del loro mandato, hanno invitato tutti i presenti a prendere in mano l’abbondanza di materiale prodotto durante il cammino sinodale per poter intraprendere il lavoro che viene richiesto alla Diocesi. I documenti del Sinodo sono disponibili sul sito www.fanodiocesi.it
La seconda Assemblea Diocesana si terrà domenica 15 marzo 2026, quarta di Quaresima, sempre presso il Centro Pastorale di Via Roma 118 a Fano. La terza è programmata per il 24 maggio 2026, Solennità di Pentecoste.
