La comunicazione: sfida obbligata per gli educatori di Ac

Come tutti i giorni la casa si sveglia alle 8.00 per iniziare la giornata. Arrivano ancora nuove persone, grazie alla possibilità offerta dal campo educatori-animatori della nostra diocesi, di partecipare anche solo per una parte della settimana… o un paio di giorni per chi per motivi di lavoro, di studio o di vacanza non può fermarsi per 7 giorni.
La giornata del martedi ci propone una domanda: ci sono? Sono una persona, uno studente, un educatore presente? Vivo a pieno ciò che faccio?
La provocazione arriva da alcuni spezzoni del film «About a boy», la storia di Marcus, ragazzino che vive con la mamma Fiona, che ha tentato il suicidio e per una serie di casuali eventi conosce Will, trentottenne ricco e superificiale. La storia ruota attorno alle relazioni fra le tre figure principali, l’attenzione di Marcus verso la madre, la scarsa conoscenza su quest’ultima della vita emarginata del figlio, e l’attenzione e l’affetto crescente di Will nei confornti di Marcus.
Le relazioni e la comunicazione sono al centro di questa giornata di campo. Vivere dentro le relazioni, esserci e curiosare fra la gente.
Nel pomeriggio con l’aiuto di Linda Renzoni, viviamo un bel momento a gruppi e poi in assemblea sui metodi di comunicazione con i ragazzi e i problemi relativi che possono sorgere in diverse situazioni, al gruppo e al campo.
La conclusione arriva durante i vespri, con Don Giacomo Ruggeri che ci fa riflettere sulla comunicazione di un educatore di Azione Cattolica, illuminato dalla Parola.
La cena, il giocone e la compieta, sotto il cielo, seduti sulla terra.