4o anni della Parrocchia S. Maria Goretti. Presente il vaticanista Accattoli

Don Giuseppe Tintori dal 2002 è il Parroco attuale della Parrocchia S. Maria Goretti di Fano (conosciuto come il quartiere S. Orso). Il Vaticanista Luigi Accattoli, suo compagno di studi, sarà a Fano giovedì sera ore 21, in chiesa, per un incontro dal titolo “Chiesa tempio segno di un sogno”…, alla presenza anche dell’iconografo Paolo Orlando che ha realizzato il dipinto presente attualmente nella chiesa di S. Orso, assieme anche al Vescovo Trasarti. Raccoglie una eredità molto importante, fondata da don Luigi Spallacci, intervistato da Enrica Papetti.

Don Luigi Spallacci, parroco di Sant’Orso per ben 40 anni dal 1963 al 2003, ci racconta come è nata la parrocchia di Santa Maria Goretti e perchè proprio a lei è stata dedicata.

Quando nasce la parrocchia di Santa Maria Goretti a Sant’Orso?
La storia della nostra parrocchia è molto lunga, ma cercherò di riassumerla brevemente: Inizialmente a Villa Cinti (zona Sant’Orso) esisteva una piccola chiesa, di proprietà privata della famiglia Cinti, che era divenuta un punto di riferimento per tutto il quartiere. Attorno a questa chiesetta, negli anni 1964-65 erano stati presi in affitto dei locali già esistenti per il catechismo dei ragazzi. Con il passare del tempo, Sant’Orso si stava sviluppando in maniera notevole e le dimensioni così ridotte di quella chiesa non erano più sufficienti a contenere i fedeli. Così, abbiamo suggerito, intorno al 1967, al vescovo Mons. Costanzo Micci di progettare una parrocchia vera e propria. Purtroppo abbiamo avuto difficoltà perchè il nuovo Piano regolatore della città, che nel frattempo era diventato operativo, pur avendo previsto sulla zona un quartiere abitativo di circa diecimila persone, non aveva localizzato uno spazio, nel centro del quartiere per il culto. Per superare questa problematica, siamo stati costretti a risalire all’architetto di Roma che aveva curato il piano nella nostra zona. Vista la sollecitudine con cui era riuscito a risolvere questo problema, il nostro vescovo gli affidò la progettazione dell’intero centro parrocchiale. Dopo il consueto iter burocratico, Mons. Micci ci suggerì di dare inizio ufficiale alla vita della parrocchia il 1 gennaio 1969. Il primo lavoro per la sua costruzione iniziò nel 1970 e fu solo il salone per mancanza di contributi da parte dello stato. Con grande soddisfazione, nel 1971 venne celebrata la prima Messa. Fino al 1990 purtroppo rimanemmo all’interno di questo salone. Poi, proprio in questo anno e grazie all’aiuto della CEI, iniziarono i lavori per la costruzione della chiesa che venne inaugurata ufficialmente nel 1992 con la Festa di santa Maria Goretti, a luglio, e dedicata a “GLORIA DI DIO E IN ONORE DI S.MARIA GORETTI”, nella Festa di Cristo Re, come è ricordato sopra l’ingresso della chiesa e nella lapide posta all’interno. Ancora oggi vorrei ringraziare tutte le persone che hanno contribuito alla realizzazione della parrocchia e devo dire che sono state davvero tante. In questi ultimi anni, inoltre, sono state realizzate delle opere di completamento della struttura.

Per quale motivo la chiesa a Sant’Orso è dedicata a Santa Maria Goretti?
Al momento della costruzione della chiesa, il vescovo ci aveva chiesto di trovarle un protettore. Parlando con don Achille Sanchioni, scomparso alcuni anni fa, abbiamo scelto Santa Maria Goretti e San Domenico Savio perchè il primo impegno pastorale della zona era stato svolto soprattutto tra i fanciulli e i giovani. Di Sant’Orso, pur essendo stato vescovo e venerato come protettore di Fano quasi subito dopo la sua morte, non si hanno altre notizie da offrire alla gente, se non il triste ricordo di un evento tragico accaduto in quella zona ad un lavoratore dei campi che aveva osato pronunciare il Santo Nome di Dio “cum blasfemia”. Il vescovo Micci decise di intitolarla a Santa Maria Goretti, perchè più vicina al nostro territorio (ricordiamo che la Santa nacque a Corinaldo)e soprattutto perchè la santa Martire della Purezza offriva una grande testimonianza di vita cristiana per i fanciulli, i giovani e le famiglie.

Come si è evoluto nel tempo il quartiere di Sant’Orso e di conseguenza anche la realtà parrocchiale?
Fin dai primi anni, abbiamo cercato di coinvolgere soprattutto i giovani con il catechismo,ma anche con altre attività parrocchiali e siamo stati davvero contenti della loro risposta. Ovviamente, nel tempo, il quartiere si è ingrandito e abbiamo cercato di venire incontro alle esigenze dei nostri abitanti. Annesso, infatti, alla parrocchia, è sorto il circolo ACLI che, qui a Sant’Orso, è un ritrovo molto importante per le famiglie. Fin dall’inizio, su suggerimento del Vescovo Micci, il circolo è stato aperto alla famiglia perchè, in accordo con la parrocchia, svolgesse l’animazione del tempo libero come “quarto polo” della vita pastorale e sociale del quartiere. Nel ricordare il quarantesimo anniversario della vita della parrocchia è doveroso anche esprimere un vivo ringraziamento a tutte quelle persone che, in questi anni, si sono adoperate, con costante impegno e generosità, nella vita del circolo, per il bene della parrocchia e del quartiere.

a cura di E.P.