Don Ambrosini: “Un luogo come questo ci aiuta metterci in rete per il bene comune”. Inaugurata la sede della Caritas a Cagli

“Di questi tempi non occorre tanta fantasia per trovare i bisogni. La Caritas è un modo di essere, di mettersi a disposizione per amare e comprendere, senza delegare tutto alla Caritas, però”. Con queste parole il vescovo Armando Trasarti ha salutato l’inaugurazione del centro d’ascolto della Caritas interparrocchiale di Cagli. “Un centro – ha detto il neo eletto direttore della Caritas diocesana Angiolo Farneti – a servizio delle due parrocchie, ma anche delle altre vicine che non dispongono di un centro d’ascolto. Vicariale, cioè, oltre che interparrocchiale”. Un percorso iniziato ormai nel 2009, lo ha descritto, concluso con la formazione di una quindicina di persone che terranno aperte le due stanze ricavate in quella che era la canonica della chiesa di Santa Maria della Misericordia, concessa dall’istituto per il sostentamento del clero e per la quale il vescovo, grazie ai fondi dell’8×1000, si è incaricato dell’affitto. “Una struttura – ha precisato Farneti – che non può rimanere vuota e nella quale, entro Pasqua nelle intenzioni, troverà posto anche il centro per la distribuzione di pasti e abbigliamento” che ora si trova nel complesso del duomo, in una via centrale e molto trafficata. “I poveri hanno diritto alla loro privacy – ha precisato il vescovo -, perché chiedere è sempre difficile” e, specie in un periodo come quello che si sta vivendo, inaccettabile che ci siano persone che hanno davvero bisogno ma che si imbarazzano a farsi vedere mentre entrano per chiedere aiuto. “La nascita di un centro d’ascolto Caritas è qualificante – ha detto don Mirco Ambrosini, assistente spirituale della Caritas vicariale -, perché ci aiuta a collaborare, a metterci insieme, in rete, per il bene comune. Una comunità che è a servizio dei più piccoli, dei più deboli. Cogliamo in tutta la loro gravità le parole del Papa quando dice che oggi la nostra speranza è insidiata da molte parti”. In questo senso il centro d’ascolto è anche un’opportunità. “Quella di passare dall’io individuale al noi dell’essere famiglia, parrocchia, chiesa, nella direzione della promozione umana”.

Elisa Venturi