21 marzo 2010. Nasce la WEBTV diocesana

Era il 21 marzo dello scorso anno: 2010. Nasceva la WEBTV (www.fanodiocesitv.it). La Diocesi si dotava di questo strumento per vivere la comunicazione come missione. Segue una riflessione di Enrica Papetti, conduttrice del Tg e coordinatrice di redazione della sezione fanese de Il Nuovo Amico. “Cogito ergo sum”. Penso e quindi sono. Lo diceva Cartesio. Prendendo a prestito la famosa frase del fondatore della filosofia moderna, oserei dire “Comunico ergo sum”. Comunico quindi sono, perché esprimere il proprio pensiero è il modo più efficace per esserci, per sentirsi vivi nel mondo e nella società. E’ quello che in questo anno abbiamo voluto fare con la web tv diocesana: far sentire la nostra presenza nella quotidianità per essere cristiani attivi e responsabili. Grazie a questa esperienza, condivisa da un gruppo di giovani animati dalla passione per il giornalismo e più, in generale, per la comunicazione in ogni sua forma espressiva, ognuno di noi ha avuto la possibilità di crescere professionalmente e umanamente. Le critiche, quelle costruttive, e i consigli degli internauti e dei telespettatori ci hanno permesso di migliorare il nostro lavoro quotidiano in redazione e non solo. Coordinare il tutto (servizi, interviste, notizie…) non è sempre facile, ma la soddisfazione, ogni settimana, di “confezionare” un telegiornale seguito e apprezzato da molti è tanta e ripaga ampiamente degli sforzi che, insieme, stiamo facendo. Credo che la web tv, partita un anno fa, sia non solo un mezzo di informazione di grande interesse per la diocesi e per tutto il nostro territorio, ma un’occasione altrettanto importante di formazione per chi è dietro le quinte e per quanti, ogni giorno, ci seguono. Il nostro obiettivo, infatti, non  è solo quello di “dare la notizia” così come ci viene inviata in redazione, ma capire il significato più profondo che sta dietro tutto ciò senza fermarsi all’apparenza. Un buon lavoro, quindi, che speriamo possa continuare a dare, ancora a lungo, i suoi frutti!

E. Pap.