Giovani studenti del Don Orione a Roma per la beatificazione. Al rientro il racconto

Sette ragazzi dell’Istituto Tecnico Industriale “Don Luigi Orione di Fano” ed uno dell’Istituto Professionale “Don Giuseppe Gentili” sono partiti insieme a me, Elisabetta Giorgi, loro docente di  inglese e Don Paolo Monelli, sacerdote dell’Istituto Don Orione e docente di religione in entrambe le scuole. E’ stata un’avventura unica e profondamente toccante, è stato un Incontro! La mattina del 30 aprile, prima della partenza per Roma fissata per le ore 8.30, al momento del “buongiorno” con il quale si avviano ogni giorno le lezioni, abbiamo insieme a tutti i ragazzi della scuola letto un articolo di Davide Rondoni scritto in occasione dei funerali di Papa Giovanni Paolo II, articolo che interpreta la spinta con la quale siamo poi partiti da Fano per incontrare un Papa da subito sentito Santo e  Vivo. “Che cosa cercate, in questa fila lunga, grandiosa? Non era previsto” dice Rondoni nel suo articolo “ Cosa cercate? Perché arrivare fin qui dopo un viaggio anche lungo, o aver lasciato case, gli uffici, o rinviato altre gite, altri appuntamenti? Cosa cercate sfilando, cosi rapidamente, solo stando un niente, dopo ore in piedi? Cosa vi spinge? Una commozione reale? O il sentimento indotto, dolciastro, massmediale? No, non può essere solo la tivù. Qui siete venuti. In tanti. Tanti “io”, tanti “tu”. (…) “Cosa cercate? Forse in quest’epoca per molti aspetti tetra e spettacolare anche il lutto può divenire occasione di ritrovamento, di riconoscimento? Come accade ai ragazzini che spesso lasciano sciarpe, magliette, frasi nel punto dove un accidente lo ha tolto. In quei gesti strani, di omaggio al mistero, c’è una strana affermazione: io ci sono. Siamo in un’epoca di ragazzini? Di coloro che prima piangono e per primi dimenticano? Di coloro che si nutrono della propria commozione come di una duratura autogiustificazione ? Di coloro che usano qualcosa, qualcuno, qualsiasi cosa per sentirsi ancora vivi? Cosa cercate?” (…)  “Chi sta prendendo sul serio il vostro desiderio? Chi lo sta ricevendo oltre a lui, al grande Papa?” Continua a chiederci Davide Rondoni (…) “Chi non vi sta trattando da folla, da gente, da pubblico, da massa? Chi vi chiederà ad uno ad uno: cosa cerchi? Non vi avevano previsto. Perché non vi avevano mai visto? Lui vi aveva visto. Per questo forse tornate a farvi vedere. Non a guardarlo. Ma a farvi vedere. Cosa cercate? Il suo sguardo? Come nessun’altro, o pochi altri, vi avesse guardato così? Come se poche volte, troppe poche volte, aveste incontrato uno sguardo così. Come se fosse raro. E allora da cercare, da chiedere, da ringraziare. (…)

Forse voi non cercate qualcosa che si trova tra i morti. Come all’alba della Resurrezione fu l’angelo ad avvertirlo: ‘Perché Lo cercate tra i morti?’. Tutto il mondo parla di un morto. Ma la vostra presenza qui, la vostra muta costanza, la vostra discutibile pazienza, è il primo indizio, potente, che si tratta di un Vivo.”  Ecco con questo slancio e con questo desiderio siamo partiti con zaino, saccopelo e stuoino in spalle per vivere un Incontro e incrociare uno sguardo che vede nel profondo e Ti raggiunge sempre.

Così è stato per tutti i ragazzi non solo per me e per Don Paolo. Di seguito alcuni pensieri degli otto ragazzi che erano in Piazza San Pietro la mattina del primo di maggio.

Michele Di Pumpo

“Giovanni Paolo II è stato un grande  Papa di tutti i tempi. Sono molte felice che sia stato beatificato e spero che lo facciano Santo. E’ stato un momento dove milioni di fedeli, arrivati da tutto il mondo, hanno pregato, hanno cantato per tutta la notte perché amano Giovanni Paolo II. Molta gente stanca correva per prendere il posto in Piazza San Pietro, ma lo faceva con il sorriso. Per me è stata un’emozione fortissima e questa esperienza la ripeterei di nuovo”.

Giovanni Politi

“E’ stato un momento di grande felicità e di emozioni grandi. Bello è stato rivivere la vita del Papa a partire dalla sera al Circo Massimo fino a Piazza San Pietro. Certo che assistere di persona all’evento non è uguale che guardarlo in televisione”

Gianluca Belardinelli

“L’esperienza a Roma è stata fortissima e anche molto divertente, perché oltre ad avermi avvicinato ulteriormente al Signore, ho conosciuto nuove persone con cui ho camminato insieme per tutta la notte e insieme abbiamo vissuto esperienze belle.”

Mattia Contardi

“Il pellegrinaggio a Roma è stato bellissimo sebbene faticoso. Anche se il Papa non lo ricordo bene, mi sono emozionato in alcuni momenti durante la Santa Messa in Piazza San Pietro, specie quando hanno reso visibile a tutti noi l’immagine, il quadro del Papa. Quello è stato un momento molto toccante, emozionante! Bello è stato anche rivivere i momenti della Sua vita e capire quanto abbia fatto per tutti noi.”

Eugenio Malerba

“Questo pellegrinaggio a Roma è stato molto faticoso ma ricchissimo di momenti carichi di significato su cui continuare a riflettere. Lo rifarei sicuramente!”

Domenico Fusco

“Questa esperienza è indimenticabile. Ho fatto esperienza della grandezza di Papa Giovanni Paolo II e del Suo Amore per tutti noi. Nel momento della Sua beatificazione mi si è aperto il cuore e mi ha dato una grande forza per continuare con coraggio anche nei momenti più difficili.”