“Dio mi ama ed io appartengo a Lui”. Con queste parole ripetute dai partecipanti, si sono conclusi i tre giorni invernali 2014 targati CMD presso la casa di Pianello di Cagli. Tre giorni che quest’anno hanno visto la partecipazione di trenta giovani tra animatori e ragazzi della diocesi e ben tre missionari provenienti dalla Comunità Missionaria di Villareggia di Imola.
Padre Marco Pizzato sacerdote missionario per tanti anni in missione in Messico, Claudia missionaria consacrata proveniente dal Perù dove ha svolto la sua missione prima di venire in Italia e Marisa missionaria consacrata che è stata in missione in Costa d’Avorio.
Nella prima giornata, sabato 27 dicembre, padre Marco ha stimolato i ragazzi a interrogarsi, a capire dove sta il proprio cuore, a capire la fonte della propria gioia e a mettere per iscritto la domanda che volevano fare a Dio. Nel pomeriggio Marisa ha guidato i giovani partecipanti in un viaggio nella sua missione incentrando la riflessione sulla povertà e sulla domanda fatta a Caino “Dov’è tuo fratello?” anche con lo stimolo delle parole di Papa Francesco nell’Evangeli Gaudium.
Mentre nella seconda giornata, dove ha fatto da cornice un paesaggio innevato, la meditazione si è concentrata sulla vocazione di Mosè ponendo l’accento sulle cinque resistenze che aveva nei confronti della chiamata di Dio. Nella serata invece è stata rivissuta una tradizione messicana “Las Posadas”, che ha visto i ragazzi coinvolti con canti, balli e con il gioco della “pignatta” tutto in stile messicano.
Infine l’ultimo giorno, lunedì 29, nella Santa Messa conclusiva ognuno ha condiviso che cosa si porta a casa dopo questi giorni e se Dio aveva risposto alla domanda che avevano posto il primo giorno di ritiro.
Nel primo pomeriggio, dopo aver condiviso con i ragazzi alcune riflessioni, fatte proposte di esperienze brevi in missione, sono stati presentati i prossimi appuntamenti quali la veglia della Pace in programma sabato 10 gennaio 2015 e il Campo Missionario diocesano estivo che quest’anno sarà dal 19 al 25 luglio 2015.
Sono stati sicuramente giorni di riflessione, meditazione e di condivisione tra tutti i trenta giovani partecipanti dove ognuno ora può ritornare nel proprio quotidiano con uno sguardo rinnovato dalle parole di questi giorni, con tante domande che stimolano nella crescita e con un’attenzione sempre più particolare al fratello che mi è affianco e al prossimo che non conosco.
Michele Montanari