Il Signore benedica i vostri sogni

giubileo-scout“La Strada, autentica esperienza di cammino occasione privilegiata di riflessione, di momenti d’ascolto e di silenzio, per interiorizzare ciò che è vissuto così intensamente”. Così recita uno dei testi di riferimento dello scoutismo cattolico scritto da Don Giorgio Basadonna.

Il pellegrinaggio giubilare di tutti i gruppi scout della diocesi che abbiamo vissuto domenica 2 ottobre dal quartiere Fano2 alla cattedrale di Fano e che ci ha visti, dopo essere passati attraverso la porta della misericordia e aver rinnovato le promesse del nostro battesimo, stringerci intorno al nostro vescovo per la celebrazione dell’Eucaristia, ci ha fatto ricordare un po’ le nostre route e i campi mobili dove la “strada” viene vissuta intensamente. Intensi sono stati anche i sentimenti di “ecumenismo” scout che abbiamo assaporato tra gruppi Agesci e FSE uniti alla sequela di Gesù che ci hanno visto insieme ai genitori dei ragazzi riflettere sull’anno giubilare indetto da Papa Francesco: lo abbiamo fatto per i lupetti e le coccinelle con un gioco (alla maniera degli scout) sul tema della misericordia e per i più grandi ascoltando una testimonianza di Giorgio Magnanelli presidente dell’associazione “Un mondo a quadretti”, sull’opera di misericordia “visitare i carcerati”

Che sia stata un’occasione di intense emozioni lo dimostrano queste due testimonianze di ragazzi che hanno partecipato al pellegrinaggio:

“Ieri, forse per la prima volta in tanti anni di scoutismo, ho riscoperto in un solo giorno la vera essenza di quello che facciamo e che ci tiene in piedi anche quando sarebbe (forse) più semplice abbandonare tutto: la strada, il senso del passaggio, la paura ma anche l’entusiasmo di diventare grandi, e soprattutto l’unità tra chi cammina seguendo “la stessa legge”. Ho sempre pensato che in ogni ambito della vita non valga la pena di impegnarsi in qualcosa che non dia più emozioni, e io ieri invece le ho sentite forti e chiare, come una chiamata, come un grido a non mollare perché è a questo mondo che apparteniamo; e creare qualcosa di bello, vero e sincero, con la passione che ci rende scout, è ancora, e oggi più che mai, qualcosa che sembra possibile”.unnamed-4

“La partecipazione al pellegrinaggio è stata per me un’intensa emozione poiché ci ha permesso di vivere un momento di forte impatto condiviso non solo con le unità del nostro gruppo ma ci ha reso soprattutto parte e consapevoli di appartenere ad una unica diocesi, comunità cristiana che va oltre il colore dell’uniforme o un confine territoriale … tema non sempre scontato oggigiorno, tempo di muri e filo spinato. Da sottolineare anche la partecipazione di genitori, amici, parenti e non solo, che ci hanno accompagnato nel nostro cammino, ma che rappresentano anche una apertura del mondo scout  all’intera comunità cristiana”.

Il vescovo Armando, ben interpretando i sentimenti di tutti i giovani presenti, ha ricordato le parole con cui Papa Francesco durante la GMG di Cracovia si è rivolto ai giovani di tutto il mondo incitandoli ad alzarsi dal “divano-felicità”: quello sul quale ci si sente “comodi, tranquilli, sicuri”. “Un divano come quelli di adesso, con massaggi per dormire, che ci garantiscano ore di tranquillità per trasferirci nel mondo dei videogiochi e del computer. Alzatevi, non siete fatti per vegetare”.

La “divano-felicità” per Papa Francesco è una “paralisi silenziosa che ci può rovinare di più; perché a poco a poco, senza rendercene conto, ci troviamo addormentati, ci troviamo imbambolati e intontiti. L’altro ieri vi ho parlato dei giovani che vanno in pensione a vent’anni. Oggi parlo dei giovani addormentati, mentre altri – forse i più vivi, ma non i più buoni – decidono il futuro per noi. La verità è che non siamo venuti al mondo per ‘vegetare’ ma per “lasciare un’impronta”. “Quando scegliamo la comodità, confondendo felicità con consumare, allora il prezzo che paghiamo è molto ma molto caro: perdiamo la libertà”.

unnamed-8Guardando la cattedrale di Fano piena di giovani abbiamo visto il volto speranza, abbiamo visto Dio all’opera, abbiamo visto che le sue sorprese non sono finite. Abbiamo visto l’Evangelii Gaudium, “la gioia del vangelo”, che non è un libro ma la vita stessa di chi ha incontrato Gesù e non si vergogna di essere come lui.

Abbiamo visto il sogno di Dio: i nostri giovani ai quali con le parole di papa Francesco diciamo: “il Signore benedica i vostri sogni”, la vostra voglia di cambiare il mondo e di renderlo migliore di come lo avete trovato.

Che questo pellegrinaggio, vissuto all’inizio dell’anno associativo, aiuti e sproni tutti gli adulti a ideare per i nostri ragazzi attività sempre più belle e significative che sappiano parlare loro di Gesù e della sua proposta di vita che, se accettata, ci rende veri uomini e vere donne, veri cristiani e veri cittadini.

 

I capi scout FSE e Agesci della diocesi di Fano