A Carignano

Presentato il restauro di due tele del XVII secolo

Sabato 15 gennaio a Carignano è stato presentato il restauro di due opere pittoriche del XVII secolo della chiesa di San Pietro. “Un anno fa – scrive Derna Maggioli – si sono evidenziati gravi problemi strutturali nella chiesa di Carignano causati da una frana piuttosto importante, la Curia Vescovile e gli abitanti del luogo hanno investito importanti risorse per riaprire la struttura allora chiusa per inagibilità. Risolto il problema primario, proprio durante la celebrazione dei festeggiamenti per S. Antonio, sono saltate agli occhi nostro primo cittadino due tele annerite appese ai lati dell’altare maggiore. La caparbietà di intenti e l’evidente sintonia con il Vescovo Armando hanno fatto scaturire la promessa di riportarle alla luce, promessa mantenuta a distanza di un anno esatto: i restauri affidati a Donatella Renzaglia sono stati portati a termine. L’ufficio diocesano dei Beni culturali, sotto la direzione artistica dello storico e critico d’arte Guido Ugolini e di Valentina Tomassoni, ha seguito attentamente tutte le fasi dei lavori in stretta collaborazione con la soprintendenza belle arti delle Marche. Il parroco, don Giuseppe Tintori, ha ringraziato i presenti per l’impegno sia per gli interventi strutturali che per questi restauri, non trascurando di far riferimento alle associazioni di volontariato che da tempo si preoccupano di riportare il Borgo di Carignano sotto i riflettori della città. Il Vescovo ha evidenziato quanto e in che modo le istituzioni ecclesiastiche e quelle civili siano investite della responsabilità per la salvaguardia e la cura del grande patrimonio culturale/artistico religioso. Il Sindaco ha inizialmente manifestato la soddisfazione nel vedere portato a termine e reso possibile grazie alla raccolta fondi promossa personalmente. Non è stata trascurata la questione politica della rimozione della frana, la presenza dell’Assessore Fanesi ha ufficializzato l’avvenuto stanziamento dei fondi necessari. Lo scoprimento delle due tele ha lasciato spazio a momenti di grande curiosità e stupore, la grandiosità delle cornici floreali ed il linguaggio simboliche delle due scene bibliche rappresentate nei due dipinti, olio su tela del ‘600, l’Ascensione e la Trasfigurazione di Cristo hanno permesso di comprendere la grandiosità e lo sfarzo di un’epoca barocca. Una descrizione accurata delle fasi di restauro ed una ancora più attenta del linguaggio iconologico e iconografico delle opere è stata offerta da Guido Ugolini”.