Biografia Vescovo

S.E. Mons. ANDREA ANDREOZZI
Vescovo di Fano Fossombrone Cagli Pergola

S.E. Mons. Andrea Andreozzi è nato il 25 agosto 1968 a Macerata. Dopo la maturità classica ottenuta nel 1987, è entrato nel Seminario Arcivescovile di Fermo per gli studi teologici istituzionali condotti presso l’Istituto Teologico Marchigiano e terminati nel 1992. Ha conseguito il Baccellierato in Teologia alla Pontificia Università Lateranense e frequentato il Corso di Licenza in Scienze bibliche al Pontificio Istituto Biblico conseguendo la Licenza nel gennaio 1996. Dopo un semestre all’Ecole Biblique di Gerusalemme, nell’anno 2011 ha svolto la dissertazione dottorale in Teologia Biblica presso la Pontificia Università Gregoriana di Roma. Ordinato Diacono il 26 dicembre 1995, ha ricevuto l’ordinazione presbiterale a Fermo il 26 ottobre 1996, Arcidiocesi dove è incardinato ed esercita il suo ministero. Oltre alla cura d’anime e all’insegnamento, ha rivestito ruoli formativi presso il Collegio Capranica e responsabilità direttive nel quindicinale diocesano. Dal 2007 è Parroco a Porto Sant’Elpidio e Moderatore dell’Unità Pastorale, composta dalle parrocchie della cittadina litorale marchigiana.

Incarichi pastorali più significativi da lui svolti: 1996-2005 Vicario parrocchiale di “San Michele Arcangelo” in Monte Urano; dal 1995 Docente all’Istituto Teologico Marchigiano e all’Istituto Superiore di Scienze Religiose “SS. Alessandro e Filippo” di Fermo; 2006-2007 Vicerettore al Collegio Capranica di Roma; dal 2007 Parroco di S. Pio X in Porto Sant’Elpidio, Membro della redazione e vicedirettore del quindicinale diocesano “La voce delle Marche”; dal 2014: Direttore spirituale nel seminario di Fermo; dal 2020 Rettore del Seminario Umbro.

 

Descrizione dello stemma episcopale di S.E.R. Mons. Andrea Andreozzi

La croce di Sant’Andrea, posta nel capo dello scudo è un chiaro riferimento al nome del Vescovo. Nella parte centrale dello scudo è raffigurato un giogo, simbolo, in araldica, di concordia, devozione, pazienza, sentimenti che sono ispirati dalla pacatezza dei buoi che, con mansuetudine, aiutano l’uomo nel lavoro dei campi, al fine di mantenere l’armonia del creato e la custodia della terra; inoltre, tale strumento, è ripreso in un passo del Vangelo di Matteo alquanto significativo: “Venite a me, voi tutti, che siete affaticati e oppressi, e io vi ristorerò. Prendete il mio giogo sopra di voi e imparate da me, che sono mite e umile di cuore, e troverete ristoro per le vostre anime. Il mio giogo infatti è dolce e il mio carico leggero” (Mt 11,28-30). Palese l’invito del Signore alla semplicità e alla mitezza.

Nella parte bassa dello scudo troviamo delle onde sovrastate da una stella, da sempre simbolo mariano: richiama qui la “Stella maris”, uno dei tanti titoli assegnati a Maria, la nostra Madre Celeste e questa definizione mariana, cara alle genti di mare, è ricordata nelle parole di san Bernardo di Chiaravalle che nel XII secolo scrisse: «Se i venti della tentazione crescono, se sei spinto contro gli scogli delle tribolazioni, guarda la stella, invoca Maria!”. Questa immagine vuole ricordare la diocesi di Fermo, da cui il Vescovo proviene e quella di Fano, oggi affidata alle sue cure pastorali, entrambe affacciate sul mare Adriatico.

I colori dello scudo sono l’argento e l’azzurro: l’argento è il colore simbolo della trasparenza, quindi della Verità e della Giustizia, doti che devono corredare quotidianamente lo zelo pastorale del Vescovo mentre l’azzurro è il colore simbolo della incorruttibilità del cielo, delle idealità che salgono verso l’alto; rappresenta il distacco dai valori terreni e l’ascesa dell’anima verso Dio.