Portare “la buona notizia” del Vangelo agli uomini del nostro tempo

Presso il santuario di San Giuseppe a Spicello quindici preti della nostra diocesi hanno partecipato all’annuale corso di esercizi spirituali, tenuti nei giorni 23-27 ottobre, con la guida di don Luciano Avenati, parroco dell’Abbazia di Sant’Eutizio, comune di Preci (PG), zona duramente colpita dal terremoto dello scorso anno. Il tema degli esercizi è stato mutuato da 2Cor 1,24: “Noi non intendiamo fare da padroni sulla vostra fede; siamo invece i collaboratori della vostra gioia”. Si è avuto così modo di ripensare e di rivivere la gioia della chiamata alla vita cristiana e al ministero ordinato e la gioia legata all’esercizio del ministero pastorale.

Forti sollecitazioni sono venute dalle numerose citazioni dell’esortazione apostolica di papa Francesco “Evangelii gaudium”, sulla quale in diocesi abbiamo cominciato a riflettere lo scorso anno e continuiamo ancora a fare.

Partendo dalla “preghiera esultante” di Gesù riportata in Lc 10,21-22, sono state riproposte le ragioni profonde della gioia che il Signore Gesù ha vissuto, che ha comunicato ai suoi discepoli e che continua a trasmettere ancora oggi alla sua Chiesa e ai suoi ministri. Per essere trasparenti e convincenti, anche la vita e l’esercizio del ministero presbiterale hanno bisogno di essere caratterizzati dalla “gioia nel Signore”, come esorta San Paolo in Fil 4,4-5. D’altra parte Gesù ha riassunto il fine della sua missione e dell’azione formativa dei suoi discepoli, dicendo: “Vi ho detto queste cose, perché la mia gioia sia in voi e la vostra gioia sia piena” (Gv 15,11).

I temi delle meditazioni successive hanno riguardato la gioia di essere cristiani, anche nelle fatiche e nelle immancabili ferite della vita; la gioia di appartenere alla Chiesa, di fare Chiesa, di fare la Chiesa: è la gioia di una fraternità costantemente perseguita; la gioia di essere presbiteri, ministri di Cristo e inviati a portare “la buona notizia” del Vangelo agli uomini del nostro tempo; la gioia di presiedere l’Eucaristia, nella quale è contenuto tutto il bene della Chiesa; la gioia di essere in mezzo al popolo e a servizio del popolo.

Non solo è stata offerta la preziosa opportunità di ascoltare e di pregare “parole di luce e di salvezza”, ma si è potuta fare anche esperienza concreta di una bella e confortante fraternità!

Mpns. Ugo Ughi