Cinque milioni di emigrati, 107.529 solo nel 2015. Il 36% sono giovani fra i 18 e 34 anni. Non troppo lontano dai 153.852 migranti sbarcati sulle sue coste nello stesso anno. Di quale paese stiamo parlando? Non di una qualche nazione sub-sahariana, ma della nostra Italia. 5 milioni sono gli italiani residenti all’estero. 107.529 sono gli italiani emigrati nel 2015, il 36% dei quali sono giovani fra i 18 e 34 anni. 153.852 sono i migranti sbarcati sulle coste italiane nel 2015. Fin troppo spesso sentiamo dire ed urlare slogan che richiamano ad una vera e propria invasione, con il fine di spaventarci, di contrapporre un noi ad un loro e disumanizzare lo straniero ed il diverso. Ma, dati alla mano, è fin troppo facile sfatare questi luoghi comuni. Conoscere infatti i numeri di questo fenomeno, da sempre presente nella storia dell’uomo, è l’unica maniera per comprenderlo a fondo e non farci spaventare da esso. Questo vuole essere l’obiettivo degli incontri e di altre iniziative che si terranno tra aprile e maggio in diversi circoli Acli della provincia pesarese grazie al contributo dei fondi del 5 per mille.
Riportiamo, di seguito, i prossimi appuntamenti.
A Cerasa giovedì 20 aprile ore 21.15, insieme all’oratorio di San Costanzo, un incontro con la Sala della Pace della Caritas diocesana di Fano Fossombrone Cagli Pergola e alcune testimonianze d’immigrati residenti nel nostro Paese da diversi anni e altri di recente ingresso. All’oratorio La Stazione, insieme al Circolo di Cuccurano, venerdì 21 aprile, alle ore 21, ascolteremo la testimonianza delle due strutture presenti sul territorio: associazione Pasci e la cooperativa Utopia. Terminerà il circolo Acli di Urbino Centro, insieme alla Caritas diocesana di Urbino, mercoledì 24 maggio con la relazione del professor Morozzo. A completamento di quest’incontri ci saranno tante iniziative musicali, sportive, con cibi etnici, di lettura e un laboratorio di orientamento professionale per ragazzi italiani e stranieri.
Per info: www.aclipesaro.it – e.mail: segreteria@aclipesaro.it.
Tatjana, Caterina e Andrea