Un’occasione di crescita personale. Ma anche un’esperienza dedicata al prossimo e ai suoi bisogni. È il servizio civile, una scelta che coinvolge oggi, solo su base volontaria, i giovani tra i 18 e i 28 anni. Istituito con la legge 64 del 6 marzo 2001…, dà la possibilità a chi lo desidera di dedicare un anno della propria vita a favore di un impegno per il bene di tutti, a servizio di chi ha più bisogno: un valore nella ricerca di pace. Trenta ore settimanali di lavoro, per cinque o sei giorni a seconda del progetto, per un compenso mensile di 433 euro.
Le aree di intervento per le quali è possibile candidarsi sono riconducibili a diversi settori. Dall’assistenza alla protezione civile, dall’ambiente al patrimonio artistico e culturale, dall’educazione e promozione culturale fino al servizio in un Paese straniero. Imparare a confrontarsi con situazioni critiche, maturare e avere il coraggio di assumersi le proprie responsabilità nei confronti della città: obiettivi importanti che si coniugano poi con le aspirazioni, l’età e le scelte di vita di ognuno.
Tra quanti fanno questa scelta ci sono innanzitutto giovani laureati, in genere sui 25 anni, che vedono questo momento come una verifica del percorso di studi che hanno compiuto e che iniziano a valutare i possibili sbocchi professionali. Oppure i diciottenni, che sono in una fase di scelta e devono capire cosa fare nello studio. E poiché si tratta di un’attività a pagamento, c’è anche chi vede nel servizio civile un inizio di autonomia economica in attesa di un lavoro. In una situazione occupazionale critica come quella di oggi c’è il rischio reale che questa opportunità sia vista come ammortizzatore sociale. Ma non deve essere così. Chi decide di muoversi in questa direzione deve essere ben motivato: è un’esperienza che pone dei vincoli e deve essere fatta in modo consapevole».
I bandi per il prossimo anno sono già stati pubblicati e scadono il 27 luglio. Ne sono stati predisposti due: uno nazionale e uno regionale. Nel primo sono indicati gli enti che hanno carattere nazionale, mentre nel secondo quelli locali. Chi desidera partecipare può trovare tutte le informazioni sul sito www.serviziocivile.it. La domanda di partecipazione, in carta semplice, va indirizzata all’ente che ha proposto il progetto, deve essere redatta secondo il modello allegato al bando, deve contenere l’indicazione del progetto prescelto ed essere corredata, ove possibile, di titoli di studio, titoli professionali, documenti attestanti esperienze lavorative svolte. È ammessa la presentazione di una sola domanda per bando. Il modulo di domanda può essere scaricato dalla sezione “Modulistica” o dall’area “Bando” alla voce Modulo. Mentre i progetti possono essere consultati nell’area “Bando” attraverso un motore di ricerca che consente una selezione geografica o per settore dì interesse.