Lectio magistralis del Vescovo: "L'utile d'impresa sia reinvestito per far crescere la società"

“Impresa e dottrina sociale della Chiesa” questo il tema della Lectio Magistralis tenuta dal Vescovo Mons. Armando Trasarti a Fano, presso la sala Verdi del Teatro della Fortuna venerdì 1 ottobre. All’incontro, organizzato dall’Associazione per lo studio delle scienze Amministrative “ Universitas Studiorum Fani Fortunae”, ha partecipato anche il giornalista Rai Giulio Colavolpe Severi che ha portato il suo contributo al dibattito. “Creare ricchezza è il ruolo principale dell’impresa attraverso il lavoro e le relazioni – ha detto il Vescovo Armando – creare servizi, infrastrutture e nuove competenze nel rispetto e nella valorizzazione del lavoro e degli obblighi contrattuali”. Alla luce dei documenti della Chiesa, a partire dalla Rerum Novarum alla Caritas in Veritate, il Vescovo ha sottolineato come il ruolo dell’impresa e dell’imprenditore sono importanti per lo sviluppo sociale del paese a condizione che si rispettino alcune regole morali fondamentali prima tra tutte il rispetto della dignità del lavoratore. Le risorse umane infatti sono le prime bussole morali che indicano la strada di uno sviluppo etico. Altro punto imprescindibile da tenere in considerazione per l’impresa, ha proseguito il Vescovo,  è la destinazione universale delle ricchezze che porta a considerare l’utile d’impresa non un bene esclusivo dell’imprenditore ma una risorsa da reinvestire per far crescere la società. La ricchezza, ha concluso Mons. Trasarti, diventa “peccato” solo se diviene un fine e non un mezzo del nostro vivere, se viene ottenuta senza rispettare le regole e soprattutto se non viene condivisa. Presenti all’incontro numerose autorità civili e militari tra cui il Sindaco di Fano Stefano Aguzzi e il prefetto di Pesaro Alessio Giuffrida.