Presentato il sondaggio “Giovani e Chiesa” (17 istituti) hanno risposto 1284 studenti. Le esperienze vissute e da vivere sono uno dei punti nodali. I discorsi non contagiano più

Dal 28 marzo al 29 maggio 2011 sono stati compilati 1.284 questionari: 526 studenti hanno dichiarato di frequentare il biennio (41%) mentre il restanti 758 hanno dichiarato di frequentare il triennio (59%). Dalle risposte dei ragazzi è emerso che il 69% (880) sente parlare di religione cristiana attraverso l’insegnante di religione, il 44% (566) in famiglia e dal parroco, il 33% (428) dai media, il 30% (384) dai catechisti, l’11% (142) dagli amici, l’8% (107) dalle associazioni ed il 6% (74) ha dichiarato altro.
Per quanto riguarda i ricordi legati al catechismo il 41% (522) dichiara di aver imparato qualcosa sulla fede, il 35% (453) ricorda le attività svolte, il 33% (430) il campo scuola, il 26% (336) le nuove amicizie, il 14% (185) ha dichiarato che il catechismo non gli ha lasciato nulla, il 10% (129) sostiene che ciò che ha imparato influenza ciò che pensa e che fa oggi, il 9% (119) altro ed il 5% (65) non ha mai partecipato al catechismo.

Ai ragazzi sono state chieste anche le motivazioni per le quali può essere interessante andare in parrocchia. Il 32% (411) sostiene che può essere interessante per migliorare come cristiano, il 30% (384) per incontrare gli amici, il 25% (322) per incontrare persone che possono ascoltare e consigliare il ragazzo stesso, il 21% (267) non ha motivi interessanti per andare in parrocchia,  il 17% (212) per impegnarsi in un servizio (come catechesi, oratorio, ecc…), il 14% (183) ha dichiarato altro, il 12% (149) per divertirsi e l’11% (146) per ricevere i sacramenti.

Per quanto riguarda le cause che allontanano i giovani dalla parrocchia, il 30% (384) sostiene di aver altre cose da fare, il 24% (302) niente, il 18% (228) ha risposto altro, il 14% (178) afferma di essere anticlericale, il 13% (161) ha un rapporto distaccato con il parroco, al 12% (156) non piacciono le attività proposte, l’11% (145) non crede, il 6% (78) non ha ricevuto aiuto ad incontrare Dio o a superare le difficoltà, il 4% (51) vive un rapporto distaccato con il catechista. L’87% (1.113) degli intervistati conosce il nome del proprio parroco (solo il 13%  – 171 – non lo conosce) e l’86%(1.103) conosce il nome della parrocchia in cui risiede (solo il 14% – 181 – non lo conosce).
Potendo selezionare più di una risposta, le percentuali posso dare una somma maggiore del 100%.