Tanti fedeli si sono riuniti, sabato 21 gennaio in Cattedrale, per la Veglia ecumenica allaquale hanno partecipato le delegazioni delle comunità cristiane quali la chiesa ortodossa del Patriarcato di Costantinopoli, la chiesa Luterana Svedese, la chiesa Ortodossa Romena, la chiesa Luterana Danese, la chiesa Evangelica Valdese, la chiesa Avventista del settimo giorno, la chiesa Evangelica Apostolica in Italia e la comunità di Bose.
“Questa assemblea – ha sottolineato il vescovo Mons. Armando Trasarti – ci fa sognare il futuro di Dio. Nessuno si senta mai ospite, ma familiare. Il cammino verso l’unità va oltre sempre e comunque perchè è stato voluto da Dio. Noi cristiani abbiamo l’amore verso l’uomo che ci porta oltre ogni fatica e difficoltà. Guardando il cammino generale del cristiano dobbiamo dire ‘che cosa posso fare io per te. Trasformati da Cristo, Colui che serve, trasformati dalla paziente attesa del Signore, trasformati dal servo sofferente, trasformati dalla vittoria di Cristo sul male, trasformati dalla pace del Cristo Risorto,trasformati dall’amore misericordioso di Dio, trasformati dal buon pastore, uniti nelRegno di Cristo – ha ricordato il Vescovo – sono stati i temi di queste giornate ecumeniche”. “La fede cristiana non può sussistere senza la Risurrezione – ha affermato Mons. Trasarti riflettendo sulla seconda lettura. Facciamo in modo che il tempo presente non freni questa grande trasformazione con questa grande dignità data all’uomo con la pienezza dell’Incarnazione”. Il pastore Sverker Linge ha portato i saluti del proprio vescovo e ha ringraziato per l’accoglienza ricevuta. “Un piccolo segno di una primavera che si avvicina è arrivato con il vostro invito – ha letto Linge dalla lettera che il vescovo ha inviato alla nostra diocesi”. Linge ha proposto ai presenti una riflessione sulla lettera di San Paolo ai Corinti. “Un essere umano non è solo materia, insieme di elementi. Un essere umano è una creazione nuova in Cristo Gesù. Nel Battesimo abbiamo ricevuto la vita stessa di Cristo, la nuova vita eterna, la vita piena, vera. La Chiesa porta il mistero di cui parla San Paolo, porta la vita che Cristo ci mostra quando risorge, porta in sè il misteo pasquale – ha affermato Linge – Quanto più cerchiamo la comunione con Cristo, tanto più riusciamo ad avvicinarci gli uni agli altri. Insieme possiamo trarre ispirazione dalla vita di Cristo, dalle sue opere, dalla sue sofferenze. Dobbiamo cercare insieme di vivere la sua vita nel mondo”.
Il metropolita Gennadios ha portato il saluto del patriarca di Costantinopoli BartolomeoI. “Oggi è una grande gioia essere vicini, tutti i cristiani per pregare in questa settimana per l’unità dei cristiani, che Dio ci dia la forza e il coraggio di camminare sulla via che ci ha mostrato il nostro Salvatore. Contemplare Cristo che dà la vita per noi è la nostra vera trasformazione. L’unità per la quale preghiamo non è amicizia, ma deve evitare ogni forma di indifferenza. Siamo tutti nuovi apostoli chiamati con lo Spirito Santo perunire i cristiani”.
Durante la veglia alcune sorelle hanno preso alcune ceste dall’altare contenenti pane azzimo e lo hanno offerto ai fedeli che lo hanno condiviso tra loro, segno di amore e perdono. Sono stati, inoltre, al termine della veglia, distribuiti alcuni volantini con il programma del prossimo meeting ecumenico che si terrà a Montorso nel mese di luglio.