Cali, Buenaventura, Bogotà sono state solo alcune delle tappe percorse da cinque giovani marchigiani che hanno deciso di fare un viaggio missionario in Colombia a fianco dei Missionari Saveriani. A raccontare l’esperienza, giovedì 3 gennaio a San Michele… al Fiume presso la Biblioteca Comunale, sono stati Alice Manna, Silvia Cartechini e P. Enzo Tonini Missionario Saveriano, l’incontro è stato promosso dal gruppo “Fuoritempo” impegnato nella promozione dell’informazione. Il viaggio – ha detto Silvia – è stato una nuova esperienza in tutti i sensi, siamo arrivati in Colombia senza conoscere nulla ma con l’entusiasmo di vedere e apprendere tutto. Tanti bambini ci hanno circondato e accolto desiderosi di trasmetterci felicità…noi parliamo sempre seriamente, loro invece si interrogano felicemente. Abbiamo trovato un paese dove le famiglie sono spesso destrutturate – ha sottolineato P. Enzo – sono poche quelle normali con entrambe le figure genitoriali presenti; la Colombia ha un’economia che si fonda per il 10% sul narcotraffico illegale, utilizzano persino piccoli sommergibili per trasportare la droga da una parte all’altra del paese. Altre piaghe sono la presenza della guerriglia che spesso compie azioni di forza per dimostrare la sua presenza sul territorio, e il grande divario tra ricchezza e povertà, aspetti questi che vivono una accanto all’altra nei quartieri delle città e nelle periferie. Ma la Colombia non è solo povertà, c’è una ricchezza umana e relazionale sconvolgente, a livello sociale sono tante le piccole comunità nate dal SINE (Sistema Integrale Nuova Evangelizzazione) che operano creando relazioni e servizi e sostenendo i più poveri. Piccoli nuclei di 10 persone che si incontrano settimanalmente per pregare, ascoltare la parola di Dio e viverla nella condivisione e nella carità. C’è un sacco di umanità in questo paese – ha concluso Silvia- e noi non possiamo vedere solo le cose negative; cerchiamo nel nostro lavoro missionario – ha concluso P. Tonini – di far incontrare la gente con la Parola di Dio per far scoprire loro un Cristo che è origine del cambiamento, fonte di speranza e origine della festa.
Marco Gasparini