Un grande giorno per la comunità parrocchiale di San Cristoforo e non solo. Domenica 17 marzo, infatti, è stata inaugurata la casa di accoglienza per padri separati “Padre sempre”, che andrà a rispondere ad un’esigenza… del tutto nuova. A tagliare il nastro, oltre alle tante autorità civili convenute, è stato il vescovo Armando Trasarti, che ha ricordato come, oltre alla nuova struttura, siano stati rinnovati anche i locali della Caritas parrocchiale, sottolineando così l’importanza della carità come fine ultimo di queste opere. «L’8×1000 arriva, ci ha aiutato tanto in questi anni – ha proseguito Trasarti citando anche l’importante intervento ottenuto in occasione del restauro della basilica di San Paterniano – che rendono visibile la presenza della Chiesa accanto alle persone, nel territorio».
«Abbiamo voluto dar seguito a tante richieste di padri in difficoltà – ha detto don Mauro Bargnesi, parroco di San Cristoforo e direttore dell’Ufficio diocesano di Pastorale famigliare – soprattutto dal momento che in zona non ci sono strutture atte ad accogliere i padri che vivono in situazioni di indigenza. Noi abbiamo fortemente creduto in questo progetto, perché pensiamo che la fede si concretizzi anche con l’accoglienza».
Nella Santa Messa, celebrata dopo l’inaugurazione nella parrocchia di San Cristoforo, il vescovo Trasarti ha commentato l’episodio evangelico dell’adultera dicendo che, di fronte all’errore altrui, Gesù non vuole mettere a disagio nessuno. La pietra, che è sterile strumento di offesa, viene infatti gettata, mentre la terra sulla quale Gesù si mette a scrivere è, per quanto umile, il simbolo per eccellenza della vita: «Crea e ricrea, come la misericordia. La salvezza inizia dallo sguardo, solo così capiamo la vera umanità di chi abbiamo di fronte. Preghiamo perché ognuno di noi, guardato da Gesù, possa guardare con uno sguardo che dà sempre nuova vita».
Matteo Itri