Lo scorso 2 novembre, commemorazione dei fedeli defunti, il vescovo Armando ha presieduto la celebrazione eucaristica in memoria dei caduti in guerra tenutasi presso il cimitero urbano di Fano. Oltre ai rappresentanti delle… forze armate, ha voluto essere presente anche l’amministrazione comunale e provinciale. Dopo alcune riflessioni su come il luogo stesso del cimitero possa interrogare con forza la nostra esistenza, invitandoci a lasciare un ricordo che non sia unicamente costituito da una bella lapide, ma da opere e segni, così come ci suggerisce la Scrittura, il Vescovo ha ricordato che una simile ricorrenza ci esorta ancora una volta a non essere prepotenti di fronte alla vita, riconoscendone il dono. Rivolgendosi poi ai rappresentanti dei militari superstiti, il Vescovo ha detto: «Noi che abbiamo fatto del bene per la nostra nazione, per cui ora siamo a ricordare coloro che sono morti per essa, che ne abbiamo fatto di questo paese? Non scarichiamo la colpa sugli altri, ma chiediamo a noi stessi cosa abbiamo fatto o cosa oggi facciamo per la nostra patria». Continuando la sua riflessione, il Vescovo ha impostato il suo pensiero sull’invito a non sprecare il tempo presente in cui siamo chiamati a vivere: «Ci occorre gratitudine per l’oggi, senza nostalgie per il passato o speranze irrealizzabili nel futuro, imparando a giocare la nostra vita nel presente. Infatti, cosa ne facciamo della nostra vita, quindi dell’economia, dell’autorità che alcuni di noi hanno, delle scelte di ogni giorno? Esercitiamoci nel buon senso, nella spiritualità, nella saggezza, pensando sempre alla vita eterna, in modo da non farci trovare impreparati e prodighi di fronte ad un tempo di grazia che viviamo esclusivamente per dono».
Matteo Itri