Ha fatto tappa a Fano il Campo Ecumenico Europeo, intitolato Da EurHope a EurHome, fino al 6 agosto presso il Centro Giovanni Paolo II di Montorso a Loreto. Nella giornata di lunedì 4 agosto, i 168 giovani provenienti da tutta Europa hanno iniziato la loro mattinata fanese incontrando l’Amministrazione comunale, per poi dirigersi verso il centro storico e, dunque, la cattedrale, dove sono stati accolti dallo stesso vescovo Armando.
Il tema del campo di quest’anno è la riscoperta della Pasqua, imparando come essa venga vissuta dai fratelli che, benché sempre cristiani, appartengono a tradizioni religiose differenti.
Appena varcata la soglia del duomo di Fano, la delegazione si è riunita in preghiera, per poi ascoltare la testimonianza di alcuni ragazzi che, da ormai diversi anni, hanno a cuore il tema dell’ecumenismo e perciò hanno contribuito alla nascita del Campo Europeo, giunto alla sesta edizione. Il motore di questa ricerca è la curiosità di trovare non tanto gli elementi che dividono le diverse Chiese, ma capire ciò che le accomuna e che quindi può incentivare il dialogo.
Don Francesco Pierpaoli, guida dei giovani partecipanti al campo, ha messo in evidenza il fatto che ancora oggi, nelle Chiese del nostro paese, non venga percepito come impellente il tema dell’ecumenismo: «Così facendo, ci dimentichiamo che, nell’Eucaristia, celebriamo l’unità della Chiesa. Vorrei quindi che la nostra presenza in questa cattedrale possa essere una testimonianza in grado di diventare lievito per la nostra cultura e per la nostra pastorale». Il concetto di comunione, così come quello di unità, è stato ripreso anche dal Vescovo: «Gesù ha detto che, se saremo uniti, il mondo crederà. Ma l’unione non equivale necessariamente all’uniformità. Vi auguro, in questa vostra esperienza di ecumenismo, di essere accolti, amati e perdonati, per poter così veder nascere autentiche relazioni e iniziare a camminare insieme».
Matteo Itri