“Rumore di acque” è andato in scena a Cartoceto

16.11ftSpettacoloCartoceto“Siamo nell’anno della Misericordia e papa Francesco ci ha ricordato che la Misericordia si misura attraverso le opere di misericordia corporale e spirituale, tra cui ospitare i pellegrini e questa rappresentazione teatrale – ha sottolineato don Alessandro Messina, parroco di Cartoceto – si muove in questa direzione che ci indica il Papa sulla scia delle iniziative sull’immigrazione già da anni attivate dalla Diocesi”.

Prima dello spettacolo ha preso la parola anche Vito Minoia, dell’Associazione culturale Teatro Aenigma che ha organizzato la serata, il quale ha sottolineato che questa rappresentazione teatrale, ormai in scena da diversi anni, è stata rappresentata in diverse nazioni e apprezzata in tutta Europa. “Un testo dell’autore Marco Martinelli – ha sottolineato Vito Minoia – che va in profondità alla tematica dei migranti morti nella traversata per raggiungere le coste italiane ed è un invito a riflettere sulla gestione di queste tragedie”.

Nella chiesa giubilare S. Maria della Misericordia di Cartoceto, mercoledì 9 marzo è andato in scena “Rumore di acque”, uno spettacolo sulla tematica attuale della tragedia delle morti nel Mediterraneo. Un generale monologante – interpretato dall’attore Alessandro Renda – che è in realtà un medium, attraversato dalle voci del popolo degli annegati, dei morti nel mare, quello che neanche la sua indole burocratica riesce a ridurre a una banale statistica. Sono gli scomparsi che si rendono presenti attraverso di lui. Il generale è solo sulla sua isola sperduta nel mar Mediterraneo, ma è attorniato dai morti che lo tormentano, che gridano per essere ricordati non solo come banali numeri. A tratti cruda, a tratti coinvolgente e a tratti polemica, questa rappresentazione monologale sulla tragedia dei migranti è stato un invito a riflettere su come e che cosa l’Europa in relazione a questi “sacrifici umani” può fare ed è stato inoltre un invito a riflettere in questo anno giubilare della Misericordia su chi, intraprendendo un viaggio per migliore la vita, va incontro a tanti rischi e spesso anche alla morte.

Michele Montanari

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