Mercoledì 18 maggio, si è tenuta al Centro Pastorale Diocesano di Fano l’assemblea con gli Operatori delle Caritas Parrocchiali della Diocesi.
In apertura, dopo l’introduzione del vicario per la pastorale don Marco Presciutti, il direttore della Caritas diocesana Angiolo Farneti ha salutato i volontari presenti, ringraziandoli per il loro operato nella realtà parrocchiale; ha poi esposto i vari progetti di cui la Caritas Diocesana è promotrice, ribadendo che basarsi sul principio di collaborazione e aiuto volto all’accompagnamento dell’utente è da sempre il motore e l’azione su cui si basa il mandato pastorale di Caritas.
Don Michele Giardini, guida spirituale dell’equipe diocesana, ha accompagnato il momento di preghiera e di riflessione su due brani biblici che richiamano l’esperienza di Misericordia, ponendo l’accento su come il Signore non giudichi, ma si prenda cura anche di chi ha sbagliato, di chi si trova nel peccato.
L’Assemblea è proseguita con l’intervento di Andrea Piscopo, segretario di Caritas Marche, che ha spiegato il tema dell’incontro dal titolo “Animare vivendo le opere di Misericordia” che richiama le parole di papa Francesco dette in occasione dell’Udienza con Caritas Italiana ad aprile.
Piscopo ha invitato a riflettere sul significato delle quattro parole di cui è composto il titolo: animare, vivere, opere e misericordia. Azioni e sentimenti a cui l’operatore è chiamato ad ispirarsi nel suo mandato di aiuto al prossimo “Siete chiamati a chiudere il cerchio Catechesi-Liturgia-Amore, a passare dalla parola ad essere Incarnazione dell’amore di Cristo, ad essere testimoni della sua misericordia anche quando le circostanze non donano i mezzi giusti, o gli altri sono restii ad ascoltare” ha detto. Amore di cui il “pacco cibo” fornito dalla Caritas è solo un veicolo, inutile se prima noi stessi non siamo consapevoli e gioiosi nella certezza di essere i fruitori della misericordia amorevole di Dio Padre.
La riflessione è poi continuata nei lavori di gruppo, in cui gli operatori hanno avuto occasione di condividere le loro esperienze, evidenziando la necessità di vedere “prima la persona e poi il problema”.
La serata si conclusa con un dibattito in plenaria e il buffet offerto da Caritas Diocesana.
Sara Marcucci