In cammino verso la vetta del monte

16-31ftgiornatamontana1Sabato 10 Settembre, ancora una volta e per il terzo anno consecutivo, i giovani della Diocesi di Fano Fossombrone Cagli Pergola hanno accolto l’invito lanciato dalla Pastorale Giovanile di ritrovarsi tutti insieme per una giornata di condivisione e confronto. Dopo il monte Nerone e il monte Catria, quest’anno è stata la volta del monte Paganuccio, all’interno della Riserva Naturale Statale del Furlo.

La giornata per i più è iniziata presto, con ritrovo alle ore 8.30 presso le fontanelle di Sant’Anna del Furlo per intraprendere un cammino che in circa due ore li ha portati a Ca’ I Fabbri, un piccolo rifugio tra i boschi di faggio ai piedi della vetta del monte. Lì un organizzatissimo gruppetto di equipe, formato da alcuni rappresentanti delle realtà che operano con i giovani in diocesi (Scout, Azione Cattolica, Centro Missionario, Caritas,Progetto Policoro…), era pronto ad accoglierli, fornendo anche un servizio navetta per i ragazzi che non se la sono sentita di intraprendere la salita a piedi.

Una volta ritrovati tutti insieme è stato il momento di rifocillarsi con un primo speciale preparato dall’equipe: pasta all’amatriciana con un pensiero alle vittime del terremoto e un gesto concreto devolvendo le offerte raccolte a Caritas Marche. Dopo il pranzo c’è stato tempo per scambiare quattro chiacchiere, riposarsi un po’ sui prati attorno alla casa, giocare a carte e stare insieme.

La giornata però non era ancora conclusa e nel primo pomeriggio i ragazzi si sono messi di nuovo tutti in cammino verso la vetta del monte attraverso un percorso ad anello che li ha portati a scorgere, uscendo lentamente dal bosco, un orizzonte sempre più ampio fino a raggiungere i prati. In questo cammino, i ragazzi, divisi in gruppi, sono stati guidati a riflettere sul tema dello zaino e dell’orizzonte: cosa mi porto dietro dalla mia estate, dalle mie esperienze, e cosa vedo davanti a me, qual è il mio orizzonte.

I vari gruppi, arrivati in vetta, hanno potuto ascoltare la testimonianza di Anna e Chiara del gruppo Scout Agesci di Cagli e tornate da poco dalla Giornata Mondiale della Gioventù di Cracovia, che hanno cercato di trasmettere ai ragazzi il sapore dell’esperienza vissuta per poi invitarli a fare un breve momento di deserto.

A conclusione della bella giornata insieme è stata celebrata proprio sui prati della vetta la messa,

presieduta da Don Matteo Pucci, dove i ragazzi sono stati chiamati a riflettere sul significato di essere santi: “Santi non vuol dire avere le mani giunte -quelli sono i santini-, essere Santi vuol dire essere giovani che vogliono essere sé stessi, veri e autentici”.

Quasi 200 ragazzi si sono uniti a questa esperienza e se tutto è andato per il meglio un ringraziamento va a chi si è speso per realizzarlo, a chi ha coinvolto i ragazzi e li ha accompagnati, a chi è stato con noi anche solo con una preghiera o un pensiero. Un grazie anche alla Riserva del Furlo che ci ha messo a disposizione il rifugio dove abbiamo pranzato insieme e per la bella disponibilità nei nostri confronti.

Filippo Bargnesi