Nel giorno dell’Epifania del Signore battezzate Temitope e Promise

 

Nel giorno dell’Epifania del Signore, sabato 6 gennaio, presso la parrocchia della Santa Famiglia a Fano 2 si è celebrata la Festa dei Popoli organizzata dall’Ufficio diocesano Migrantes.
La festa è iniziata con la celebrazione della Santa Messa ed il battesimo di Temitope e Promise. Le due bambine sono nate rispettivamente a Fano e Pesaro dopo che le loro mamme hanno attraversato il Mediterraneo incinte con il desiderio di pace e salvezza per loro e le bambine che portavano in grembo. Ora sono ospiti con le loro famiglie in una struttura di accoglienza per nuclei famigliari richiedenti asilo, gestita dalla cooperativa Labirinto, a Ponte Sasso di Fano.
“Mi piace sottolineare – ha detto don Vicenzo Solazzi, direttore diocesano della Migrantes, durante l’omelia – che il papà di Temitope è musulmano e nonostante ciò ha assecondato il desiderio della moglie, che è invece cristiana, di far battezzare la loro piccola scampata alla guerra. Questo dimostra – ha proseguito don Vincenzo – che le religioni possono convivere e l’integrazione è possibile. Oggi vincono l’amore e la vita”.
Presenti alla celebrazione eucaristica anche il Sindaco di Fano Massimo Seri e l’Assessore ai Servizi Sociali Marina Bargnesi che non ha voluto far mancare la sua vicinanza a tutte le realtà migratorie del territorio fanese e presenti a questa giornata di festa.
La giornata è poi proseguita con canti, balli e con la condivisione fraterna di cibi caratteristici presso i locali parrocchiali.
“In un momento così difficile – ha sottolineato don Vincenzo Solazzi a conclusione della festa – vorremmo che questo incontro possa diventare la risposta alle tante chiusure, ai tanti ‘no’, all’intolleranza e all’indifferenza, nella speranza di trasmettere il volto di una Chiesa sempre più aperta e pronta al dialogo, dove si incontrano culture diverse, ‘credo’ diversi, che non dividono bensì arricchiscono tutti, permettendo di conoscersi e di vincere i pregiudizi, accorciando le distanze e contribuendo così alla pace e alla fratellanza”.

 

Michele Montanari