Dopo l’evento di domenica 17 in cui si è celebrata l’apertura diocesana ufficiale del cammino sinodale ora siamo chiamati a dare corpo alle intuizioni di Papa Francesco. È stata istituita l’equipe della Diocesi di Fano, Fossombrone, Cagli, Pergola per il Sinodo composta dalla segreteria del Consiglio Pastorale Diocesano (Roberta Mei, Giovanni Santarelli e Giancarlo Cascioli), dai coordinatori delle aree pastorali (don Matteo Pucci, don Steven Carboni, Gabriele Darpetti, Michela Pagnini), dalla Segreteria pastorale (don Francesco Pierpaolo e Cristina Nicolini) e da Enrica Papetti dell’ufficio comunicazioni sociali.
Sono stati nominati dal Vescovo i due referenti che fungono da collegamento tra la Diocesi e la conferenza episcopale: Roberta Mei e Giovanni Santarelli.
Il 28 ottobre scorso si è tenuto, on line, il primo incontro dei referenti di tutte le diocesi italiane per la fase di consultazione sinodale.
Sono intervenuti Mons. Valentino Bulgarelli, Direttore dell’Ufficio Catechistico Nazionale; Mons. Erio Castellucci, Vescovo di Carpi e Vice Presidente della Conferenza Episcopale Italiana; padre Giacomo Costa, Direttore di Aggiornamenti Sociali e consultore della Segreteria Generale del Sinodo dei Vescovi; Pierpaolo Triani, Docente dell’Università Cattolica; Giuseppina De Simone, Docente alla Pontificia Facoltà Teologica dell’Italia Meridionale e infine Vincenzo Corrado, Direttore UCS della CEI.
A fronte di un invito forte ribadito da tutti i relatori a camminare assieme si è molto insistito sulla dimensione spirituale del percorso facendo memoria di come sia lo spirito a guidare la chiesa più che i nostri sforzi. Ne consegue la necessità di non eccedere nelle cose da fare, ma di andare in profondità nelle stesse soprattutto nella fase di ascolto. Non si tratterà di un lavoro macchinoso, ma di un accompagnamento dal quale far nascere elementi nuovi sul senso da dare alla vita. Non andiamo ad insegnare, ma a condividere per ricostruire una nuova modalità di annuncio della vera e unica risposta possibile per tutti: Gesù.
Si procederà sensibilizzando la comunità preparandola a questa fase in cui tutti devono sentirsi protagonisti, progettando assieme nel contesto locale, valorizzando le esperienze già in atto, accompagnando i diversi momenti di ascolto, avviando una consultazione diffusa e integrata e attivando piccoli gruppi sinodali di ascolto.