Martedì 1 marzo si è tenuto incontro di coordinamento al Centro Pastorale Diocesano

Guerra in Ucraina: attivata la rete di aiuti alle popolazioni colpite

La Diocesi di Fano Fossombrone Cagli Pergola è pronta ad attivare le opportune iniziative a sostegno delle persone colpite dalla guerra in Ucraina. La disponibilità è stata espressa martedì 1 marzo nell’incontro di coordinamento diocesano a cui hanno partecipato i vicari, gli uffici pastorali, le associazioni laicali e di volontariato presenti sul territorio.

E’ stata istituita una cabina di regia, guidata da Caritas diocesana, in stretto contatto e sinergia con la rete della Caritas Italiana e della delegazione Caritas Marche, che si farà promotrice e coordinatrice delle varie azioni che saranno intraprese.

Per quanto riguarda le attività di assistenza alle persone sfollate negli Stati limitrofi all’Ucraina, attualmente il modo più efficace è la raccolta delle disponibilità di alloggi, indicando numero di posti e tempo di accoglienza, e di donazioni da parte di parrocchie, privati, enti, aziende e associazioni.

Le disponibilità possono essere comunicate al n. 391/1485502 dal lunedì al venerdì dalle 9 alle 13 e dalle 15 alle 18 o via mail info@caritasfano.net

È possibile contribuire alla raccolta fondi, utilizzando il conto corrente della Fondazione Caritas Fano, esprimendo la causale “Europa/Ucraina” al seguente IBAN: IT 15 X 0521624310000 000012938

Si attendono inoltre dal Governo, tramite la Prefettura, indicazioni sullo status giuridico-burocratico di eventuali profughi che dovessero giungere in Italia, in modo da attivare le specifiche forme di protezione, accompagnamento e inclusione degli stessi nella rete sociale locale. La Diocesi è disponibile a orientare e fornire informazioni a riguardo ed esprime la propria vicinanza alla Comunità Ucraina Marchigiana.

Ricordiamo inoltre che la Comunità Ucraina greco-cattolica si riunisce per la preghiera comunitaria tutti i sabati a Fano alle ore 14.30 presso la chiesa di San Giovanni Bosco (via IV Novembre n. 47), invitiamo a pregare insieme e chi lo desidera può prendere contatti direttamente con la comunità stessa.

Ulteriori comunicazioni saranno fornite in base all’evolversi degli eventi.