Domenica 12 giugno nella bellissima cornice dell’anfiteatro Rastatt a Fano si è svolta la “Festa dei Popoli” dal titolo “Colori diversi per un’unica tenda”. Il pomeriggio si è articolato in diversi momenti: il laboratorio musicale con i bambini organizzato dalla comunità peruviana; la mostra/attività “Mi metto nei tuoi panni” per conoscere i costumi e le tradizioni dei tantissimi Paesi che hanno scelto di essere presenti alla festa, la presentazione del progetto APRI di Caritas, il confezionamento delle tipiche corone floreali ucraine e l’antica cerimonia del caffè etiope.
Altro momento centrale dell’evento sono state le testimonianze belle e appassionate di cinque donne provenienti dalla Nigeria, Algeria, Palestina, Afghanistan e dall’Ucraina che hanno raccontato la loro esperienza di donne in rapporto alla guerra, guidate dalla voce della prof.ssa Fatima Farina dell’Università di Urbino, che ha saputo cucire le diverse esperienze dando un proprio originale contributo alle loro toccanti esperienze personali. Sono state parole di dolore, rabbia ma anche di speranza alle quali sono seguite poi le parole conclusive del vescovo Armando e i saluti istituzionali di Dino Latini Presidente dell’Assemblea legislativa delle Marche, del sindaco Massimo Seri, di don Alessandro Messina direttore dell’Ufficio diocesano pastorale Migrantes, degli assessori del Comune di Fano Sara Cucchiarini e Dimitri Tinti e di Micaela Vitri dell’Assemblea legislativa delle Marche.
Tantissime etnie si sono presentate all’anfiteatro Rastatt con i propri costumi tradizionali per vivere poi il momento serale della cena con i sette stand gastronomici che proponevo diversi piatti tipici, come il mafe gambiano, il couscous tunisino, il riso senegalese e i dolci ucraini. A concludere la serata, balli e canti del mondo dalla pizzica salentina, ai canti patriottici dell’Ucraina fino alle danze del Perù e dell’Albania.
Sabato 11 giugno, presso la sala del Gonfalone, in via Rinalducci, sempre all’interno della “Festa dei popoli” è stato presentato il libro “Siamo in guerra. L’anno che per poterci curare non andammo da nessuna parte” della professoressa Fatima Farina alla presenza dell’autrice.
La manifestazione è stata promossa dall’Ufficio Migrantes della Diocesi di Fano Fossombrone Cagli Pergola in collaborazione con l’Associazione caritativa diocesana “Giustizia e Pace”, con il Comune di Fano, nell’ambito dell’iniziativa Impronte Femminili dell’Assessorato Pari Opportunità, con il patrocinio del Consiglio Regionale delle Marche e il contributo di numerose associazioni, realtà diocesane e comunità straniere del territorio.
a cura di Michele Montanari