Primo Quaresimale del Vescovo Armando

“Io sono salvato perché perduto”

“Amore incondizionato, immenso, assoluto”. E’ stato questo il filo conduttore del primo Quaresimale guidato dal Vescovo, lunedì 27 febbraio, nella Basilica di San Paterniano e animato dalla Cappella Musicale del Duomo diretta dal M° Stefano Baldelli. Partendo al Vangelo di Giovanni (Gv 13,21-35), il Vescovo si è soffermato sulla figura di Giuda. “Giuda è l’opportunità per capire chi è Dio, è il primo che ha ricevuto l’Eucaristia da Gesù. Gesù è venuto a mostrarci il vero volto di Dio, a rivelarci chi è quel Dio che nessuno ha mai visto. Solo Gesù di Nazaret ha rivelato chi è veramente Dio, ci ha rivelato che è amore, perdono, misericordia. Da qui la convinzione che ogni immagine di Dio che ci portiamo dentro, non fondata sul Vangelo, è inevitabilmente imperfetta e quando l’immagine di Dio non è fondata sul Vangelo probabilmente è anche errata. In questi lunedì di Quaresima l’invito a purificare il proprio concetto di Dio alla luce del Vangelo che, nella sua continua verità e novità, funge da antidoto al veleno inoculatoci dall’antico avversario che ci ha inculcato che Dio ci toglie la felicità”.

Il Vescovo si è poi soffermato sulla figura di Giuda. “L’amore ama sempre non chi se lo merita di più, ma chi ha più bisogno di essere amato. Per questo, nel Vangelo, Giuda risulta essere il discepolo più amato proprio perché più bisognoso di essere amato. E’ curioso constatare come Pietro, Guida e il discepolo amato, di cui non si dice mai il nome, forse Giovanni, nel Vangelo di Giovanni vengono citati sempre insieme. Per comprendere ciò occorre tenere ben presente che l’evangelista Giovanni si muove su molteplici piani. Ci dobbiamo domandare chi siano in realtà questi tre personaggi che compaiono insieme. Io rispondo: sono io, nella mia sequela, nel mio faticoso cammino di discepolato, nel mio lento divenire pienamente me stesso, nel mio lasciarmi amare da un Dio che mi ha chiamato ad essere suo. Ma per diventare pienamente discepoli di Gesù – ha proseguito il Vescovo – occorre, infatti, aver rinnegato Dio come Pietro, averlo tradito come Giuda e, attraverso l’aver fatto esperienza del tradimento e del rinnegamento, sperimentare l’amore gratuito e folle di Dio, divenendo così il discepolo amato da Gesù. Nell’immaginario collettivo Giuda non ha mai goduto di una buona considerazione. Solitamente, a suo riguardo, ci si domanda: si sarà salvato? A pensarci bene questo è ciò che ognuno si chiede riguardo a se stesso, ma è una domanda che alla luce di Cristo non ha più alcun senso. Occorre partire da questa verità: io sono salvato perché perduto”.

 

Dal Vangelo secondo Giovanni

Gv 13,21-35

Dette queste cose, Gesù fu profondamente turbato e dichiarò: «In verità, in verità io vi dico: uno di voi mi tradirà». I discepoli si guardavano l’un l’altro, non sapendo bene di chi parlasse. Ora uno dei discepoli, quello che Gesù amava, si trovava a tavola al fianco di Gesù. Simon Pietro gli fece cenno di informarsi chi fosse quello di cui parlava. Ed egli, chinandosi sul petto di Gesù, gli disse: «Signore, chi è?». Rispose Gesù: «È colui per il quale intingerò il boccone e glielo darò». E, intinto il boccone, lo prese e lo diede a Giuda, figlio di Simone Iscariota. Allora, dopo il boccone, Satana entrò in lui. Gli disse dunque Gesù: «Quello che vuoi fare, fallo presto». Nessuno dei commensali capì perché gli avesse detto questo; alcuni infatti pensavano che, poiché Giuda teneva la cassa, Gesù gli avesse detto: «Compra quello che ci occorre per la festa», oppure che dovesse dare qualche cosa ai poveri. Egli, preso il boccone, subito uscì. Ed era notte. Quando fu uscito, Gesù disse: «Ora il Figlio dell’uomo è stato glorificato, e Dio è stato glorificato in lui. Se Dio è stato glorificato in lui, anche Dio lo glorificherà da parte sua e lo glorificherà subito. Figlioli, ancora per poco sono con voi; voi mi cercherete ma, come ho detto ai Giudei, ora lo dico anche a voi: dove vado io, voi non potete venire. Vi do un comandamento nuovo: che vi amiate gli uni gli altri; come io vi ho amato, così amatevi anche voi gli uni gli altri. Da questo tutti sapranno che siete miei discepoli, se avrete amore gli uni per gli altri».

Audio della meditazione

 

Video della meditazione